Boom Supersonic, Spike Aerospace o Hermeus o le fallite Aerion e Exosonic sono tutte società nate con l’obiettivo di produrre e far decollare la prossima generazione di velivoli supersonici e ipersonici e far rivivere la “magica” epopea del Concorde, interrotta definitivamente nel 2003 dopo l’incidente del 25 luglio 2000 di Parigi. A tutte queste start up statunitense se ne aggiunge una da Londra, nata solo pochi mesi fa, e che riprende il nome dell’aereo supersonico commerciale più famoso della Storia, ovvero Fly-Concorde Ltd.
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Il ritorno del Concorde con… Fly-Concorde
Fly-Concorde Limited, guidata dal fondatore e Ceo, ovvero Pano Kroko Churchill., promette di solcare i cieli già nel 2026. Sarà una evoluzione sostenibile del “mitico” Concorde, grazie all’impiego di materiali compositi di ultima generazione che comporterà una struttura più leggera del 50%, volerà a un’altitudine di crociera di oltre 18.000 metri, e verrà alimentato esclusivamente da Carburante Sostenibile per l’Aviazione (SAF). Una nuova spinta al settore lo ha dato anche l’ennesima firma del presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, che ha firmato una legge che ha rimosso il divieto di volo supersonico sopra il suolo statunitense, in vigore dal 1973.
Ricordiamo che il Concorde originale fu progettato nel 1962 da un consorzio franco-britannico, volava a Mach 2.04, ovvero 2.179 km/h, ma aveva anche costi operativi altissimi e rotte limitate a causa del forte boom sonico. Tutte fattori che i progetti dei nuovi aerei ipersonici non hanno. Vediamoli tutti: