Succede sempre quando hai meno tempo: atterri, controlli l’ora, e hai una call tra un’ora o una cena di lavoro da salvare. Ma la tua valigia non arriva. Né adesso, né tra un quarto d’ora. Né mai. Il nastro si ferma, tu resti lì. E inizi a fare mentalmente l’inventario di cosa stavi trasportando.
Se ti è già successo, sai di cosa parliamo. E purtroppo, è tutt’altro che raro: secondo una recente indagine condotta da EMG Different per Facile.it, tra giugno 2024 e giugno 2025 oltre 6 milioni di italiani hanno avuto problemi con i bagagli. In particolare: 4 milioni li hanno smarriti almeno una volta, 500mila hanno denunciato un furto, 1,5 milioni li hanno ricevuti con ore o giorni di ritardo.
Nel turismo può essere un disagio. Nei viaggi di lavoro, è un problema serio.
Come mai succede ancora così spesso
Il motivo per cui così tanti bagagli si smarriscono o arrivano in ritardo non è solo la sfortuna. È il risultato di una combinazione di fattori strutturali e operativi. In molti aeroporti, i sistemi di smistamento bagagli non sono ancora del tutto automatizzati e dipendono da processi frammentati, dove il passaggio tra operatori, compagnie e terminal è ancora in parte manuale. Questo aumenta il rischio di errori, soprattutto durante le coincidenze strette, gli scali internazionali o nei momenti di traffico intenso, come l’estate o le festività.
Anche le etichette danneggiate o illeggibili, o la semplice mancata scansione di un bagaglio durante un trasferimento, possono causare un disguido. E in alcuni casi, le valigie vengono volutamente lasciate a terra per problemi di peso o priorità di carico, soprattutto sui voli pieni. Il passeggero non lo sa, ma la sua valigia ripartirà solo col volo successivo.
I tracciatori Bluetooth funzionano (se sai usarli)
Una delle migliori soluzioni – spesso ignorata – è anche la più semplice: usare un tracker Bluetooth. Gli AirTag di Apple, o dispositivi simili come Tile o Chipolo, ti permettono di localizzare in tempo reale il tuo bagaglio, ovunque si trovi. Anche se è rimasto a Roma mentre tu sei atterrato a Francoforte.
Se voli spesso, uno di questi dispositivi dovrebbe essere nella tua routine quanto il caricatore del laptop. Eppure, molti professionisti ancora si affidano solo alla compagnia aerea.
«Non è una questione di tecnologia, ma di abitudini – spiega Marta Chiavacci, consulente per la sicurezza dei business traveller –. Gli strumenti ci sono. Bisogna iniziare a considerarli parte integrante del viaggio, come il check-in online».
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Polizze: quando servono e cosa controllare
Anche l’assicurazione bagagli è uno strumento utile, soprattutto per viaggi lunghi o intercontinentali. Il costo è abbastanza contenuto: circa 22 euro per due settimane in Europa, 38 euro per gli Stati Uniti. Ma attenzione: non tutte coprono la stessa cosa.
Molte escludono i dispositivi elettronici (come computer, fotocamere e tablet), oppure rimborsano solo in parte. In caso di furto o smarrimento, il rimborso da parte dell’assicurazione copre solo la quota non pagata dalla compagnia aerea. Se invece il bagaglio arriva in ritardo, puoi ottenere il rimborso delle spese di prima necessità (abiti, articoli da bagno, caricabatterie…).
Occhio anche alle postille: se il bagaglio è stato lasciato incustodito, dimenticato in taxi o trattato con troppa leggerezza, l’assicurazione può non riconoscere nulla.
L’infrastruttura è il vero collo di bottiglia
Dietro le quinte, la gestione dei bagagli è spesso ancora analogica. L’ultimo report della società SITA parla chiaro: ogni 2 secondi in Europa si verifica un disguido tra smarrimenti, danni o furti. Le cause? Sovraccarico di voli, errori umani, sistemi non integrati.
Alcune compagnie – tra cui Lufthansa e Delta – stanno sperimentando etichette RFID e notifiche in app per monitorare il bagaglio lungo il viaggio. Ma si tratta ancora di soluzioni limitate a pochi aeroporti e tratte selezionate.
Cinque consigli rapidi per i business traveller
Se il tuo lavoro ti porta spesso in aeroporto, ecco alcune buone pratiche da adottare:
- Tracker Bluetooth sempre nel bagaglio da stiva.
- Oggetti di valore e laptop solo nel bagaglio a mano.
- Foto al contenuto della valigia prima di ogni partenza.
- Assicurazione bagagli attiva, con coperture chiare.
- Documentazione immediata in caso di disguido: denuncia, PIR, ricevute spese.
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