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Vade retro mondo virtuale, il BT torna a crescere

19/04/2023
Sono molte le ricerche sottolineano la crescita del comparto dei viaggi d'affari nel 2023. Sviluppi che richiedono soluzioni adeguate da parte di hotel e strutture ricettive.

Nonostante la sempre maggiore presenza di riunioni virtuali e dello smart working all’interno delle dinamiche aziendali, il comparto dei viaggi d’affari sta tornando a crescere nel 2023.

È questo il dato più rilevante che è emerso da varie ricerche compiute da enti finanziari e società di consulenza di tutto il mondo.

Una ricerca compiuta da American Express, ad esempio, ha rilevato che ben due terzi delle aziende britanniche prevedono di aumentare la spesa per i viaggi d’affari del 50% o piuÌ€ quest’anno, e quasi tre quarti hanno dichiarato che uno dei motivi principali eÌ€ riunire i team remoti. Un trend che non si ferma solamente al Regno Unito.

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Un’indagine più ampia compiuta da Morgan Stanley, ha sottolineato come quest’anno quasi il 18% dei viaggi aziendali verrà sostituito da riunioni virtuali.

Anche Allied Market Research, agenzia specializzata nelle ricerche di mercato, ha sottolineato come i viaggi d’incentivazione dovrebbero registrare un tasso di crescita del 12,1% nel prossimo decennio.

Nonostante questo, i budget dedicati al business travel sono tornati praticamente ai livelli del 2019. Quasi la metà degli intervistati prevede infatti che la spesa per il 2023 sarà superiori a quella pre-pandemia.

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Soluzioni adatte ai nuovi trend dei viaggi d’affari

Nonostante l’entusiasmo che ruota attorno alla crescita dei viaggi d’affari, gli sviluppi di questo settore non potranno avvenire nei prossimi anni senza le giuste precauzioni.

Secondo Gentil, lo smart working non ha diminuito il desiderio di tenere riunioni strategiche di persona. I business traveller si fermano più a lungo per ottimizzare il tempo trascorso in un luogo, raggruppando le riunioni per la durata del soggiorno, piuttosto che fare più viaggi. I viaggiatori che vengono da lontano tendono a fermarsi più a lungo e, di conseguenza, a spendere di più.

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Russell Kett, presidente di HVS London, ha sottolineato quanto sia importante che gli hotel si adattino ai nuovi trend ed esigenze del business travel, offrendo spazi per riunioni piuÌ€ piccole, aree adatte agli ospiti per lavorare e flessibilitaÌ€ nell’uso degli spazi comuni.

Tra le catene che hanno dimostrato un approccio flessibile alle esigenze dei viaggiatori business, c’eÌ€ Accor. Il gruppo alberghiero francese ha integrato dal 2018 una serie di spazi di coworking all’interno delle sue proprietà.

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Un altro esempio è Rocco Forte, che in risposta alla crescente domanda di piccoli gruppi di viaggiatori business, ha lanciato il programma Reward Experiences per le società che vogliono premiare i migliori performer con esperienze di viaggio di lusso individuali.

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