Il nuovo attacco militare lanciato da Israele contro l’Iran ha scatenato un’ondata di cancellazioni e deviazioni di voli in tutto il Medio Oriente e lungo le principali rotte che collegano Europa e Asia. A poche ore dall’inizio dell’Operazione Leone Nascente, lo spazio aereo di Israele, Iran, Iraq e Giordania è stato completamente chiuso. Questo ha costretto le principali compagnie aeree a riprogrammare decine di voli.
Tra le compagnie più colpite figurano Emirates, Lufthansa, Air France, United Airlines e Delta, con pesanti disagi negli scali internazionali di Tel Aviv (Ben Gurion) e Teheran (Imam Khomeini). Anche Ita Airways, in linea con le decisioni delle autorità israeliane e con quanto comunicato da ENAC, ha ufficializzato la sospensione dei collegamenti con Tel Aviv “fino a nuova comunicazione”, come riportato da Reuters e confermato dal sito della compagnia.

Aeroporto Ben Gurion: chiusura totale e voli cancellati
Lo scalo internazionale di Tel Aviv ha registrato decine di cancellazioni e ritardi già nella mattinata di venerdì 13 giugno. Secondo i dati raccolti da FlightAware e confermati dall’Airport Authority of Israel, le principali cancellazioni hanno riguardato:
- FlyDubai: 8 cancellazioni (50% dei voli previsti)
- United Airlines: 5 cancellazioni (100%)
- Aegean Airlines: 5 cancellazioni e 1 ritardo
- Azerbaijan Airlines: 4 cancellazioni
- El Al: 2 cancellazioni e 2 ritardi
- Cyprus Airways: 2 cancellazioni
- Etihad Airways: 2 cancellazioni
- Delta: 2 cancellazioni
- Air France, Air Europa: 1 cancellazione ciascuna
Il governo israeliano ha bloccato le operazioni aeree “fino a nuovo ordine“, rafforzando le misure di sicurezza e spostando alcuni aerei militari e civili verso aeroporti secondari per prevenire possibili attacchi di ritorsione.

Tehran: spazio aereo chiuso, voli bloccati
Speculare la situazione a Teheran, dove l’aeroporto Imam Khomeini ha sospeso tutte le operazioni. Secondo Iran Airports Company, 16 voli sono stati cancellati, tra cui:
- FlyDubai: 5 cancellazioni
- Emirates: 4 cancellazioni
- Air Arabia: 2 cancellazioni
- Mahan Air: 2 cancellazioni
- Pegasus Airlines: 2 cancellazioni
- Lufthansa: 1 cancellazione
Il blocco ha interessato in particolare i collegamenti tra Asia ed Europa, costringendo le compagnie a deviare su rotte più lunghe, con inevitabili ritardi e costi aggiuntivi.
Rotte interrotte: compagnie aeree in emergenza
L’attacco ha colto di sorpresa molte compagnie con voli in transito sul Medio Oriente. Air India, ad esempio, ha dovuto dirottare diversi collegamenti diretti verso Stati Uniti e Canada. Emirates, Qatar Airways e Lufthansa hanno sospeso numerose rotte verso Iran, Iraq e Giordania.
Diversi aerei Flydubai e Turkish Airlines sono stati dirottati su Baku, in Azerbaijan, trasformato per l’occasione in uno scalo provvisorio per i voli deviati. Safe Airspace, piattaforma internazionale per la sicurezza del traffico aereo, ha confermato che numerosi voli stanno ora optando per rotte alternative via Turchia o Arabia Saudita.
Un rischio crescente per l’aviazione
Il blocco degli spazi aerei si inserisce in un quadro già critico per l’aviazione commerciale. Come ricordato da Osprey Flight Solutions, sei aerei civili sono stati abbattuti accidentalmente dal 2001 in zone di conflitto. I precedenti più tragici restano l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines nel 2014 e quello del volo PS752 nei cieli iraniani nel 2020.
Da mesi l’intero Medio Oriente è considerato ad alto rischio. Il conflitto tra Israele e Gaza iniziato nell’ottobre 2023 aveva già portato diverse compagnie a evitare lo spazio aereo israeliano e libanese. Con questa nuova escalation, il quadro di instabilità rischia di protrarsi per settimane.
Le prossime mosse: incertezza per i viaggiatori
La situazione resta fluida. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che il sito nucleare di Natanz non ha subito danni radioattivi, ma l’Iran ha già annunciato possibili ritorsioni. Israele, dal canto suo, ha schierato migliaia di militari e confermato che l’operazione militare proseguirà “per tutto il tempo necessario”.
Per i viaggiatori, la raccomandazione è monitorare costantemente i siti ufficiali delle compagnie aeree e degli aeroporti, oltre alle comunicazioni dell’ENAC e delle autorità diplomatiche. Le cancellazioni e le deviazioni potrebbero proseguire ancora a lungo, soprattutto sulle rotte tra Europa e Asia.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok