Caos passaporti, una (triste) storia italiana

08/05/2023
Nel nostro Paese, fissare un appuntamento per il rilascio di un documento di viaggio sta diventando una vera e propria mission impossibile. A rimetterci più di tutti sono le agenzie di viaggio e quelle di travel business, con perdite di svariati milioni di euro.

Negli ultimi mesi, centinaia di agenzie di viaggio italiane hanno perso 150 milioni di euro a causa dell’ormai famigerato “caos passaporti”. Questo è quello che emerge dall’ultima ricerca condotta da Assoviaggi, l’associazione del turismo organizzato di Confesercenti.

Il sondaggio, condotto su centinaia agenzie, mostra una situazione preoccupante: i templi biblici per riuscire a fissare un appuntamento per il rilascio dei documenti di viaggio ha causato la cancellazione di circa 80mila viaggi organizzati.

“Le ragioni del caos attuale – dichiara Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi – sono la somma di nuove richieste e di quelle ‘arretrate’ a causa del Covid. Adesso però occorre trovare una soluzione che non può essere quella degli Open Day, che inevitabilmente si trasformano in nuovi ingorghi”.

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Rebecchi ha concluso sottolineando la necessità di un’accelerazione “sugli investimenti tecnologici della pubblica amministrazione: serve maggiore efficienza informatica che nel caso di documenti personali deve seguire l’esempio dell’anagrafe nazionale digitale, via maestra del miglioramento dei servizi ai cittadini in un Paese europeo”.

Un disservizio per la cittadinanza che, in brevissimo tempo, si è trasformato in un danno per le imprese del turismo. Una perdita di milioni di euro che ha anche investito il settore del business travel.

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Ritardi che colpiscono anche i viaggi d’affari

I ritardi per il rinnovo del passaporto stanno colpendo anche i viaggi d’affari delle nostre aziende-clienti“. Segnala Loretta Bartolucci, commercial director di Cisalpina Tours, travel management company del gruppo Bluvacanze. Una situazione che, seppur grave, non è ancora riuscita a intaccare il settore dei viaggi d’affari in maniera irrisolvibile “anche perché – sottolinea Bartolucci – il business travel può contare su una expertise e su consulenze, in tema di visti e documenti ufficiali di viaggio, orientate a pianificare”.

Per il momento, agenzie specializzate nell’organizzazione dei viaggi e trasferte di lavoro come Cisalpina, riescono a sopperire al disservizio della pubblica amministrazione grazie a “fornitori selezionati con comprovate competenze specifiche in base alle aree di destinazione”.

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Misure efficaci che, con l’arrivo della primavera e dell’estate, potrebbero essere messe comunque a dura prova non tanto per i viaggi d’affari, quanto per le agenzie di viaggi leisure. Cisalpina, infatti, è nel Gruppo Bluvacanze, il quale comprende anche 900 punti vendita di prodotti turistici e vacanzieri.

“Le attese e le tempistiche che oggi sono molto dilatate, in primavera potrebbero rappresentare un limite più importante per le prenotazioni estive con destinazioni extra-Schengen“, dicono dal network Bluvacanze.

Ma quali sono gli ostacoli che migliaia di viaggiatori devono affrontare per avere un passaporto?

Un cane che si morde la coda

Abbiamo provato a richiedere un appuntamento online con lo SPID/CIE per prenotare il passaporto nella città di Milano. Una modalità che a detta delle forze dell’ordine “elimina le lunghe attese negli uffici di polizia”. Il risultato? Oltre a non riuscire a prenotare il benché minimo appuntamento per ritirare il documento di viaggio siamo entrati in un cul-de-sac dai risvolti tragicomici.

Tutto il delirio… Minuto per minuto!

Dopo aver effettuato l’accesso al portale “Passaporti online” della polizia di stato, ci è apparsa questa schermata. Una volta inseriti i nostri dati personali (nome, cognome, data di nascita, ecc.) la piattaforma ci indirizza verso la sezione “Inserisci appuntamento“.

Una volta cliccato sull’icona “Inserisci Appuntamento”, ci si para davanti questa lista sulla quale sono elencati gli uffici passaporti presenti nei vari commissariati del comune di Milano nei quali dovrebbe essere possibile (il condizionale in questo caso è d’obbligo) presentare la domanda per il rilascio o rinnovo del passaporto. Come potete notare nello screenshot qui sotto, l’unica struttura disponibile è il commissariato Monforte Vittoria di via Poma, nella zona est della città.

Una volta selezionata la sede “libera” ci si apre questa nuova finestra nel quale ci viene comunicata la prima data disponibile per prenotare un appuntamento. In questo caso il primo slot libero sarebbe il prossimo 27 aprile, una data già di per sé tutt’altro che prossima.

Dopo aver cliccato sulla voce “Commissariato Monforte Vittoria” arriva l’ultima beffa. Sul calendario delle prenotazioni non esiste alcuna data libera. Come potete notare dalla lunghissima colonna di caselle rosse sotto la data del 27 aprile (almeno una di loro dovrebbe essere verde), qualsiasi slot orario è occupato.

Un rompicapo, quello che avete appena visto, che migliaia di turisti e business traveller hanno provato a risolvere, spesso con risultati molto simili al nostro. Un disservizio che oltre al disagio per la cittadinanza, ha fatto perdere milioni di euro a un settore che sta ancora cercando di rialzarsi dopo due lunghi anni di pandemia e lockdown.

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