Caro Voli: l’antitrust apre una 2a indagine. Intanto in Sicilia paga (forse) Pantalone…

16/11/2023

Si susseguono le iniziative per controbattere il Caro voli in Italia. Tra cui anche il nuovo intervento dell’Antitrust, che ha aperto una nuova indagine sulle tariffe aere verso le isole, con più poteri rispetto al passato, grazie alla nuova norma inserita nel decreto Asset. L’istruttoria dell’Antitrust per il caro-voli dell’anno scorso (con aumenti del 700 tra Natale 2022 e gennaio 2023) è infatti ancora aperto. E ci si aspetta multe milionarie soprattutto alle low cost (Ryanair, Wizz Air ed easyJet) per un possibile cartello anti-concorrenza, anche se pure Ita Airways è finita sotto la lente dell’autorità. Una situazione che ha spinto il ministro delle Imprese Adolfo Urso a convocare i vettori aerei in un nuovo tavolo previsto per lunedì prossimo, 20 novembre.

Leggi anche: Decreto caro voli: tanto rumore per nulla. Più forza ai controlli dell’Antitrust

Intanto la Sicilia…

Per controbattere questo “insolito” aumento di prezzi – fino al +1260% a Natale e Capodanno rispetto a una settimana normale, hanno calcolato le associazioni dei consumatori – la Sicilia qualche tempo fa aveva fatto da sé. Pubblicando sul proprio sito un avviso esplorativo rivolto alle compagnie aeree per applicare uno sconto sulle tariffe per i cittadini residenti, con lo sconto applicato coperto dalla casse regionali.  Ma solo per alcune categorie ben precise, che, in un comunicato, la Regione precisa: “le categorie prioritarie per le quali la riduzione del biglietto arriverà al 50 per cento sono gli studenti, i disabili con almeno il 67 per cento di invalidità, i residenti con un Isee inferiore a 9.360 euro”. Il contributo per le categorie prioritarie, i cui requisiti di ammissibilità dovranno essere accertati dalle compagnie aeree aderenti, dovrà essere richiesto a rimborso al dipartimento regionale delle Infrastrutture entro 30 giorni dalla data del volo. Suona come un iter un po’ tanto burocratico, ma vedremo…

E’ il mercato bellezza…

Come riportato anche nell’articolo American Express guarda lontano. Grazie a un grande passato appena pubblicato, David Jarach, executive Chairman di diciottofebbraio e docente alla Bocconi, sottolinea però come chi parla di scandalo per i prezzi alti dei biglietti aerei deve tenere da conto il fatto che “nel 2020 le compagnie aeree hanno perso ben 110 miliardi di dollari, che recupereranno solo in parte quest’anno con margini positivi, secondo dati Iata da noi elaborati, di 23 miliardi di dollari…”.

E un altro professore, ma della Bicocca di Milano, anch’esso esperto di Aviation, come Andrea Giuricin – da noi più volte interpellato – sottolinea come anche se  “il costo del carburante è diminuito molti vettori lo hanno comprato tempo fa facendo hedging. Anche se i rincari, effettivamente, dovrebbero affievolirsi“.

Intanto però se la domanda rimane alta, i posti offerti sono ancora sotto i livelli del 2019 (come si può vedere nella chart sotto, che si riferisce al mercato europeo). Tenendo inevitabilmente i prezzi alti.

Il Regno Unito contro il drip pricing

Ma non c’è solo l’Italia a cercare di controbattere il caro voli. Nel Regno Unito nel disegno di legge sui mercati digitali, sulla concorrenza e sui consumatori si è parlato anche di drip pricing, ovvero la tecnica utilizzata in particolare dai rivenditori online di beni e servizi in base alla quale all’inizio del processo di acquisto viene proposto un prezzo che noi considereremmo civetta. E che nei vari passaggi cresce sempre di più.  Che è utilizzata ovviamente dai vettori, e in particolare da quelli low cost, ma anche in altri settori: dai biglietti per eventi alla consegna del cibo online o all’invio di pacchi.

Le compagnie aeree stanno rendendo difficile confrontare i prezzi dei biglietti aggiungendo commissioni per componenti aggiuntivi come la selezione del posto nelle fasi avanzate del processo di acquisto“, il commento del  Director of Policy and Advocacy di Which? Rocio Concha, che rincara la dose attaccando il fatto che il “Primo Ministro non sia riuscito a combattere le violazioni di legge da parte delle compagnie aeree che spesso lasciano i passeggeri con la sensazione di essere abbandonati e senza soldi”. Ma le compagnie si difendono, sottolineando come: “Disaggregare i prodotti e offrire una scelta più ampia richiesta dai consumatori è un modo importante con cui le compagnie aeree competono” larisposta delle compagnie operanti Nel Regno Unito Airlines UK.

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