La decisione del Presidente di istituire il 2 dicembre la legge marziale Yoon Suk-yeol, Yoon ha evocato ricordi dolorosi nella memoria collettiva del Paese, riportando alla mente gli anni ’80, quando fu imposta dal governo militare per la settima volta per reprimere le proteste democratiche. In particolare, l’ombra del massacro di Gwangju del 1980, in cui centinaia di manifestanti furono uccisi, ha risuonato fortemente. Per alcune ore, la Corea del Sud è sembrata tornare a un’epoca che molti pensavano fosse ormai superata.
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Raccomandazioni per i viaggiatori italiani
Alla luce della situazione, il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina ha aggiornato le sue raccomandazioni per chi si trova in Corea del Sud. Si consiglia ai cittadini italiani di evitare manifestazioni politiche e luoghi di assembramento. Inoltre, è consigliato scaricare l’app Viaggiare Sicuri. Una volta scaricata, è importante attivare la geolocalizzazione o registrare la propria presenza su Dove siamo nel mondo . In caso di emergenza, questi sono i riferimenti dell’Ambasciata d’Italia a Seoul, 3Fl. Ilshin Bldg., 98 Hannam-daero, Yongsan-gu, Seoul 04418. Telefono: 0082-2-7500200/201; Cellulare di per emergenze: 0082(0)10.2242.0491. E-mail: embassy.seoul@esteri.it
Motivazioni e reazioni politiche
Non è del tutto chiaro perché il Presidente Yoon abbia deciso di sospendere le procedure democratiche in questo momento. Tuttavia, la decisione potrebbe essere legata alla sua crescente impopolarità. I recenti risultati delle elezioni legislative hanno visto l’opposizione, guidata dal Partito Democratico, ottenere una maggioranza in Parlamento. La campagna elettorale è stata particolarmente accesa, con Yoon accusato di essere un “traditore nazionale”.
La mossa della legge marziale ha ulteriormente polarizzato il Paese. Le proteste di piazza sono state solo l’inizio di una risposta più ampia: i partiti di opposizione hanno già annunciato una mozione di impeachment contro Yoon. Parallelamente, il ministro della Difesa, Kim Yong-hyun, ha rassegnato le dimissioni, assumendosi la “piena responsabilità” per l’instabilità causata dall’applicazione della legge marziale. In una dichiarazione ufficiale, Kim ha riconosciuto che la misura ha suscitato “profonda preoccupazione” nella popolazione.
Anche la comunità internazionale ha reagito rapidamente alla decisione di Yoon. Gli Stati Uniti, tradizionali alleati della Corea del Sud, hanno espresso preoccupazione per l’adozione della legge marziale e hanno sollecitato il ripristino delle normali procedure democratiche. Questo intervento è stato uno dei fattori chiave che hanno portato alla revoca della misura.
Implicazioni per il turismo e il business travel
Per i viaggiatori internazionali, la situazione politica in Corea del Sud potrebbe avere un impatto sui programmi di viaggio. Sebbene il rischio diretto per i turisti rimanga basso, è essenziale mantenere un comportamento prudente e informarsi costantemente sugli sviluppi locali. Le principali agenzie di viaggio suggeriscono di monitorare le notizie attraverso fonti affidabili e consultare regolarmente gli aggiornamenti della Farnesina.
Prospettive future
Il ritorno alla normalità istituzionale rappresenta solo il primo passo per superare la crisi politica. Il governo Yoon deve ora affrontare un clima di crescente sfiducia e tensione sociale. Le prossime settimane saranno cruciali per determinare se il Paese riuscirà a evitare ulteriori instabilità.
Per i viaggiatori, la Corea del Sud rimane una destinazione affascinante per il leisure e di fondamentale importanza per il business traveller che ha scambi con il Paese. In questo caso è più importante che mai viaggiare informati.
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