Nel 2019, Nicola Romanelli ha dato vita a Travel Hashtag, un format pionieristico pensato per rispondere alle esigenze di networking e confronto tra i professionisti del settore turistico. L’idea era di creare un vero e proprio “meet-up” very british, uno spazio dove operatori del turismo, aziende, tour operator e agenzie di viaggi potessero incontrarsi per discutere i temi caldi del momento. Per ottenere una comprensione completa del commento di Romanelli, vi invitiamo a visionare l’intervista integrale qui di seguito:
Palazzo Montemartini a Roma ha ospitato la prima edizione, segnando l’inizio di un percorso che, nonostante le sfide imposte dalla pandemia, ha visto l‘evento crescere e consolidarsi, con tappe sia in Italia (due volte a Milano, Borgo Egnazia, in Puglia, Cremona e, appunto, Roma), sia all’estero (due volte a Londra, a Dubai, Abu Dhabi, New York e Bangkok). Queste esperienze hanno confermato il valore del format, rivelatosi un equilibrio perfetto tra contenuti di qualità, opportunità di networking e uno spazio di incontro tra la domanda e l’offerta in un contesto esclusivo ma informale.
Travel Hashtag e il luxury travel
L’ultima edizione di Travel Hashtag si è svolta a Palazzo di Varignana (Bologna), mettendo in luce il segmento del luxury travel, particolarmente significativo per l’Italia, riconosciuta come una prestigiosa destinazione di lusso.
Romanelli, tuttavia, sottolinea come l’ambito di Travel Hashtag non si limiti al lusso:
“L’evento abbraccia un’ampia gamma di tematiche legate al turismo, con l’obiettivo di esplorare le diverse sfaccettature del settore. In ciascuna delle tredici edizioni finora realizzate, Travel Hashtag ha affrontato argomenti vari, dal turismo culturale all’inclusività, dall’ospitalità di lusso all’extra-alberghiero, mostrando un impegno costante nell’analizzare le tendenze attuali e future del turismo”.
Leggi Anche: Travel Hashtag: la tredicesima edizione a Palazzo di Varignana
Format e temi delle edizioni internazionali
A differenza delle edizioni italiane, più concentrate e approfondite, quelle internazionali di Travel Hashtag presentano un format più snello e diretto al B2B, con un focus particolare sulle destinazioni e sull’incontro tra domanda e offerta.
Questo approccio bifronte riflette la volontà di Romanelli di stimolare un dialogo inclusivo e costruttivo, capace di andare oltre le tradizionali categorie del settore per abbracciare una visione più ampia e collaborativa del turismo.
Il futuro di Travel Hashtag
Guardando al futuro, Travel Hashtag si proietta verso nuove e stimolanti direzioni, mantenendo aperte diverse possibilità, tra cui un possibile approfondimento sul business travel o l’esplorazione di nuove destinazioni italiane.
L’intento di Romanelli è quello di continuare a offrire un punto di riferimento per il settore, promuovendo un approccio che valorizzi il confronto e la collaborazione tra i diversi attori del turismo e che guidi le tendenze del turismo contemporaneo.
Leggi Anche: Travel hashtag – Aggregatore di idee e il luxury travel
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