Il governo greco guidato dal premier Kyriakos Mitsotakis ha annunciato l’introduzione di una nuova tassa di 20 euro per ogni crocerista che sbarcherà nelle isole di Mykonos e Santorini. La misura, che entrerà in vigore a partire dal 2025, punta ad arginare il fenomeno del turismo di massa che, soprattutto durante i mesi estivi, trasforma queste isole da paradisi turistici in luoghi sovraffollati e difficili da gestire.
Santorini e Mykonos: le isole prese d’assalto
Il problema particolarmente dell’overtourism è sentito a Santorini e Mykonos. Con poco meno di 20.000 residenti, Santorini accoglie ogni anno circa 3,5 milioni di turisti, di cui una media di 17.000 al giorno durante i periodi di alta stagione. Situazione simile a Mykonos, con meno di 10.000 abitanti e oltre 2 milioni di visitatori ogni anno. Il 27 agosto scorso, ben 20.000 persone sono sbarcate sull’isola in un solo giorno.
Secondo le stime, l‘introduzione della tassa potrebbe portare un incasso giornaliero tra i 300.000 ei 400.000 euro, arrivando a generare almeno 30 milioni di euro solo durante i mesi estivi.
Redistribuzione del gettito alle comunità locali
Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che parte delle entrate raccolte attraverso questa nuova tassa sarà redistribuita alle comunità locali, senza però specificare al momento né le modalità né le cifre esatte della redistribuzione.
“La Grecia non ha un problema strutturale di turismo eccessivo, ma è una questione che riguarda alcune destinazioni, in determinati periodi dell’anno”, ha spiegato il premier.
Il fenomeno dell’overtourism: un problema globale
La Grecia non è il solo Paese a confrontarsi con l’overtourism. In Italia, ad esempio, Venezia ha già introdotto un biglietto d’ingresso di 5 euro in 29 giornate dell’anno contrassegnate da bollino rosso.
Il cosiddetto “overtourism” presenta significativi vantaggi economici, contribuendo al PIL e favorendo determinate categorie economiche, come commercianti e proprietari di immobili destinati agli affitti brevi, ma comporta anche diverse criticità sociali.
Governare questo delicato equilibrio tra i benefici economici ei disagi sociali rappresenta una sfida per molti governi e amministrazioni locali. Tuttavia, alcune misure sono viste con scetticismo e critiche come soluzioni apparentemente efficaci, ma finalizzate a incrementare le entrate fiscali.
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Controllare l’afflusso di turisti: le proposte del governo greco
Il piano di Mitsotakis prevede anche un intervento sul numero di navi da crociera che possono attraccare contemporaneamente nelle stesse destinazioni.
Nel 2023, secondo la Hellenic Ports Association, 800 navi da crociera hanno attraccato sull’isola, scaricando quasi 1,3 milioni di passeggeri.
Già all’inizio dell’estate, in pieno assalto turistico, il sindaco di Santorini aveva prospettato l’idea di imporre un limite giornaliero al numero di croceristi. Nikos Zorzos, ha infatti dichiarato che sull’isola non potranno sbarcare più di 8 mila persone al giorno: “A partire dal 2025 ripristineremo questo limite per preservare la nostra isola come destinazione unica“.
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