Dopo l’incidente del B737-800 della Jeju Air che ha causato a Muan ben 179 morti – anche a causa di un muro posizionato a fondo pista – le autorità aeronautiche della Corea del Sud hanno annunciato ispezioni per i 101 B737-800 operanti nel paese, con ben 6 compagnie (Eastar Jet – 10 737-800, Jin Air – 19, Korean Air – 2, T’Way Air – 27, Air Incheon – 4, e, appunto, Jeju Air – 39). Dopo un ennesimo alert per uno stesso modello sempre della Jeju Air che ieri è tornato all’aeroporto di partenza di Gimpo a causa dello stesso problema al carrello di atterraggio riscontrato nell’incidente mortale di domenica 29 dicembre. “Stiamo esaminando le opzioni per condurre ispezioni speciali” su questi modelli, ha detto il capo dell’ufficio responsabile dell’aviazione per il ministero dei Trasporti sudcoreano Joo Jong-wan.
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Incidente Jeju Air: le scuse del management
La compagnia aerea low cost fondata nel 2005 nella città di Jeju ha pubblicato sui suoi social le scuse del management: “Noi della Jeju Air faremo tutto il possibile per rispondere a questo incidente. Chiniamo la testa chiedendo scusa a tutti coloro che sono stati danneggiati”.
Ricordiamo che la flotta della Jeju Air è composta quasi esclusivamente da Boeing B737-800, con 39 velivoli su 41.
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