La svolta strategica di Ita Airways arriva prima del previsto. A meno di un anno dal matrimonio con Lufthansa, l’amministratore delegato e direttore generale Joerg Eberhart ha annunciato l’avvio di un nuovo modello operativo che scatterà ufficialmente dal 1° gennaio 2026 e che porterà a un rimpasto dell’organigramma aziendale. Un primo step di un percorso più ampio che si concluderà nel gennaio 2027, in parallelo con l’integrazione nel gruppo tedesco.
Secondo Eberhart, la compagnia deve evolvere rapidamente per affrontare un mercato sempre più competitivo. “Dobbiamo renderci più agili e con una struttura meno complicata”, ha dichiarato l’ad in un intervento riportato da la Repubblica, sottolineando la necessità di “stimolare le iniziative con spirito imprenditoriale, diversificare i contributi per prendere decisioni migliori e favorire comportamenti orientati alle performance e alla collaborazione“.
Non solo riorganizzazione, ma un vero cambio di passo
Più che un semplice richiamo motivazionale, le parole del ceo sembrano anticipare una vera rivoluzione dirigenziale, con cambi di incarichi e nuove responsabilità a partire dall’inizio del prossimo anno. L’obiettivo, ribadisce Eberhart, è rendere Ita Airways «più forte e competitiva» all’interno di uno scenario globale caratterizzato da elevata volatilità e ciclicità.
Il messaggio non è però solo di rigore. L’ad ha riconosciuto il lavoro svolto nel primo anno dell’ingresso di Lufthansa nel capitale della compagnia: “Il 2025 potrebbe chiudersi con il pareggio operativo a livello di Ebit – ha spiegato – un risultato significativo, reso possibile dalla professionalità e dall’impegno quotidiano di tutte le persone di Ita Airways“.
Solidità finanziaria e investimenti come priorità
Il cambio di assetto, ammette Eberhart, era comunque inevitabile. “Il settore aereo è complesso e ciclico – ha osservato – e avere basi solide, flessibili e capaci di reagire rapidamente è fondamentale per continuare a investire in ciò che conta davvero: aeromobili moderni e una migliore esperienza di viaggio”.
Un passaggio che mette al centro innovazione della flotta, qualità del servizio e fidelizzazione del passeggero, elementi cardine per rafforzare il posizionamento competitivo della compagnia nel medio-lungo periodo.
L’obiettivo: margine operativo all’8% grazie a Lufthansa
Il traguardo economico fissato dal management è ambizioso: “Per realizzare questo progetto – ha sottolineato Eberhart – abbiamo bisogno di raggiungere un margine operativo dell’8%”. Un risultato che, secondo l’ad, sarà possibile soprattutto grazie alle sinergie con il Gruppo Lufthansa e all’implementazione del programma di integrazione Aurora, considerato centrale nella strategia industriale.
Le sinergie, tuttavia, potranno dispiegarsi appieno solo con il rafforzamento della presenza tedesca nel capitale. “Diventeranno pienamente realizzabili quando Lufthansa avrà una quota di maggioranza e dopo le autorizzazioni antitrust per la joint venture transatlantica A++ con United Airlines e Air Canada”, ha precisato Eberhart. I benefici concreti sono attesi entro l’estate 2027.
Assetto azionario: i prossimi passi verso il controllo tedesco
Attualmente Lufthansa detiene il 41% del capitale di Ita Airways, dopo un primo investimento da 325 milioni di euro, mentre il 59% resta al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il piano prevede che entro il 2029 il gruppo tedesco possa acquisire un ulteriore 49% versando altri 325 milioni di euro. Nel 2030 è prevista l’acquisizione dell’ultimo 10% per 79 milioni, per un investimento complessivo di 829 milioni di euro, come stabilito dall’accordo firmato nel luglio 2023.
Un percorso graduale, ma ormai tracciato, che segna definitivamente il futuro di Ita Airways all’interno del perimetro Lufthansa.
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