Durante il congresso nazionale della Fit-Cisl tenutosi a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, l’amministratore delegato e direttore generale di ITA Airways, Joerg Eberhart, ha tracciato una linea chiara sul futuro della compagnia aerea italiana: l’indipendenza da Lufthansa è un principio irrinunciabile. E non ha escluso un possibile ritorno del marchio Alitalia, icona storica dell’aviazione italiana.
“ITA deve restare indipendente: ha una cultura aziendale diversa da quella di Lufthansa, con punti di forza propri come flessibilità, versatilità e creatività – qualità che i tedeschi hanno in misura minore per via di una mentalità differente. Lasciamo ITA com’è, proprio come abbiamo fatto con Swiss”, ha dichiarato Eberhart.
Le parole dell’AD arrivano in un momento cruciale: è attesa a breve la decisione della Commissione Europea sull’ingresso del gruppo Lufthansa in ITA Airways, dopo che lo scorso gennaio Bruxelles ha sollevato dubbi sulla concorrenza in alcune rotte chiave. Il recente ricorso della compagnia tedesca Condor alla Commissione rafforza la complessità dell’operazione, stimata in circa 325 milioni di euro per l’acquisizione del 41% di ITA Airways da parte del colosso tedesco.
Il marchio Alitalia: un possibile ritorno
Eberhart ha anche aperto alla possibilità di rilanciare il brand Alitalia, dismesso ufficialmente nel 2021:
“Sarebbe un errore escludere a priori il rilancio del marchio. Non sappiamo ancora come né quando, ma è un brand riconosciuto a livello globale, mentre ITA è percepito come molto tecnico”.
Un ritorno che, secondo l’AD, richiederebbe investimenti consistenti per la gestione di due marchi, ma che potrebbe rappresentare un asset strategico per il posizionamento internazionale della compagnia. L’ultima indagine di Brand Finance (2021) stimava il valore del marchio Alitalia in oltre 100 milioni di euro, nonostante le difficoltà finanziarie dell’azienda madre.
Verso una pax sindacale
Nel suo intervento, Eberhart ha anche rilanciato il dialogo con i sindacati, sottolineando l’importanza di una visione condivisa per lo sviluppo futuro del vettore:
“Sono sempre stato convinto che i sindacati abbiano un ruolo fondamentale. Insieme possiamo costruire obiettivi comuni: dalla crescita della flotta, ai posti di lavoro sicuri, fino a un personale motivato, che rappresenta un valore aggiunto per ITA”.
Attualmente, ITA Airways conta circa 4.500 dipendenti e una flotta di 96 aeromobili. Nei prossimi mesi, la compagnia prevede un ampliamento della flotta fino a 100 aerei entro la fine dell’anno, anche grazie all’arrivo di nuovi Airbus A321neo.
E per il futuro?
Entro la fine del 2025, Eberhart ha annunciato che verrà svelato il piano industriale aggiornato, che includerà nuove rotte intercontinentali, rafforzamento degli hub di Fiumicino e Milano Linate e un focus particolare sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale.
In un contesto in continua evoluzione, ITA Airways si prepara quindi a volare alto, mantenendo però salda la propria identità italiana e valutando il rilancio di un marchio che ha segnato la storia del trasporto aereo nazionale.
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