Si susseguono le iniziative sulla biometria per rendere i flussi dei passeggeri negli aeroporti sempre più veloci ed efficienti. Come ha sottolineato anche Francesca Benati, Senior Vice President Travel Sellers Europe & Managing Director Italy di Amadeus durante la recente Bit di Milano. Sottolineando come questo settore, su cui Amadeus sta lavorando alacremente (anche a colpi di acquisizioni, leggi qui: Amadeus: guida all’innovazione nei controlli aeroportuali con Vision-Box), varrà “90 miliardi di euro nel 2025, raddoppiando il valore rispetto ad oggi. La traveller experience cambierà grazie al self check-in e baggage drop all’applicazione della digital identity“.
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In Veneto ci si imbarca anche solo con la carta d’identità (ma elettronica)
La Save, la società di gestione del Polo aeroportuale del Nord Est, fa sapere infatti che negli scali di Venezia, Treviso e Verona sono stati installati degli e-gate per il controllo dei passaporti che leggono anche le carte d’identità elettroniche (CIE) italiane.
Un servizio innovativo, introdotto anche sulla base delle recenti disposizioni del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza che permette l’utilizzo della carta d’identità elettronica rilasciata dopo il 7 febbraio 2018 per i cittadini di nazionalità italiana maggiori di 14 anni in arrivo e partenza per 15 destinazioni, ovvero: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Egitto (solo per viaggi turistici organizzati), Georgia, Irlanda, Kosovo, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Romania, Serbia, Tunisia (solo per viaggi turistici organizzati) e Turchia.
In totale, al Marco Polo dello scalo lagunare sono presenti 24 e-gate (12 alle partenze e 12 agli arrivi), al trevigiano Canova 3 in area partenze (entro febbraio ne saranno installati 3 anche in sala arrivi) e 6 al veronese Catullo (3 alle partenze e 3 agli arrivi). Per quanto riguarda i Paesi extra-Schengen esclusi dall’elenco sopra indicato, continua ad essere necessario l’utilizzo del passaporto elettronico rilasciato dalla Questura.
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