Il 2025 sarà un anno di forte crescita per Manfredi Fine Hotels Collection, la catena di hotel di lusso fondata e guidata dai conti Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi. Il gruppo, che opera nel segmento alto di gamma dell’ospitalità e della ristorazione, prevede di chiudere l’anno con un fatturato di 35 milioni di euro, in netto aumento rispetto al 2024. A confermarlo è Bruno Papaleo, managing director del gruppo, in un’intervista a Pambianco Hotellerie.
Il giro d’affari sarà equamente suddiviso tra ospitalità e food & beverage, due anime che fino ad oggi hanno caratterizzato l’identità del gruppo. “La crescita è trainata dall’apertura del nuovo hotel 5 stelle a Firenze e dallo sviluppo dei nostri ristoranti indipendenti”, spiega Papaleo.

Il nuovo gioiello della collezione, The James Suite Hotel Firenze, aprirà le sue porte il prossimo 15 maggio. Si tratterà del terzo hotel a marchio Manfredi, che si aggiunge al già noto Palazzo Manfredi a Roma – con vista Colosseo – e all’elegante struttura di Capri, affacciata sui Faraglioni. A completare il portfolio ci sono anche due location dedicate a suite e appartamenti di lusso, oltre a diversi ristoranti stellati all’interno delle strutture e due outlet su strada, tra cui il celebre Rhinoceros Le Restau & RoofBar a Roma e il Mammà Isola di Capri attualmente ospitato nello spazio Snodo delle Ogr di Torino.
Stop ai ristoranti indipendenti, focus sull’hôtellerie
Nonostante il buon andamento delle attività F&B indipendenti, Papaleo chiarisce che la direzione futura sarà più focalizzata sull’apertura di nuovi hotel 5 stelle, ciascuno con ristorante annesso, possibilmente candidato alla stella Michelin. “Non apriremo più ristoranti al di fuori degli hotel – dichiara. “Sono più complessi da gestire e meno redditizi. All’interno dell’hotel, invece, il ristorante ha già una base di clientela garantita”.
Il piano di espansione prevede nuove aperture in località strategiche italiane, con requisiti chiari: location di pregio e viste mozzafiato. “Siamo alla ricerca di destinazioni iconiche, con un posizionamento simile a quello delle nostre strutture di Roma e Capri”, aggiunge Papaleo.
Incoming USA in crescita, nonostante l’incertezza politica
Un altro elemento che fa ben sperare il gruppo è l’aumento previsto del turismo americano di fascia alta, nonostante il contesto geopolitico incerto legato al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. “Il nostro primo mercato è quello statunitense, e tutte le previsioni parlano di una crescita dell’incoming da oltreoceano”, spiega il manager.
Secondo Papaleo, i turisti americani di fascia alta non risentiranno in modo significativo dell’inflazione o delle politiche protezionistiche in discussione. “Chi viaggia in hotel 5 stelle cerca esperienze esclusive e tenderà a evadere dal clima pesante che si respira negli Stati Uniti. L’Italia rimane una delle mete più desiderate”, afferma, citando le previsioni di agenzie di viaggio e operatori del settore.
A supporto di questa visione ottimistica, anche i dati forniti da ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), che indicano per il primo trimestre 2025 un incremento del +14% delle prenotazioni dagli USA verso l’Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo Statista, inoltre, gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extra-europeo per il turismo incoming in Italia, con oltre 5 milioni di presenze registrate nel 2023, un dato destinato a crescere.
Il gruppo Manfredi Fine Hotels Collection sembra avere le idee chiare: investire sull’eccellenza italiana, puntare su location da sogno e intercettare una clientela internazionale che cerca qualità, bellezza e autenticità. Con il turismo americano in fermento, il 2025 potrebbe davvero essere l’anno della svolta.
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