Napoli Afragola/Reggio Emilia Mediopadana, utili o cattedrali (bellissime!) nel deserto?

20/07/2023
Due stazione progettate da archistar (tre con quella di Firenze in arrivo) sulla linea ad alta velocità. Una ormai inserita piuttosto bene nella Rete del trasporto intermodale in Italia, attorno all'altra ancora tutto da costruire

Milano Centrale, in stile Liberty e Art Déco inaugurata nel 1931, Roma Termini, in stile razionalistico progettata negli anni 50′, Firenze Santa Maria Novella, anch’essa degli anni ’30 in stile razionalistico, e Torino Porta Nuova, addirittura risalente al 1800 e poi riammodernata a più riprese,  sono quattro storiche stazioni di “testa”, da dove partono e arrivano tutti i tipi di treni, tra cui naturalmente quelli ad alta velocità.

Per la quale sono state progettate anche delle stazioni ad hoc, come quella sotterranea di Bologna Centrale che non vada a mischiarsi con la Rete “tradizionale” ma, soprattutto, con Reggio Emilia Mediopadana e Napoli Afragola. Due (bellissime! Mi ripeto) stazioni ferroviarie progettate da due grandi architetti, posizionate però fuori dalle città  di cui dovrebbero essere “centrali”. E alle quali presto si dovrebbe aggiungere quella di Sir Norman Foster a Campo di Marte/Belfiore, Firenze, (foto sopra) per la quale tra poco inizieranno gli scavi in galleria.
Per alcuni queste sono cattedrali nel deserto. Ma è veramente così?

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Reggio Emilia Mediopadana

L’avveniristica stazione di Reggio Emilia, progettata da Santiago Calatrava – come il vicino ponte sull’autostrada – fu inaugurata nel 2013  e si trova sulla linea alta velocità Milano-Roma, comunque distante meno di 5 chilometri dal centro della città. A cui è collegata con delle linee del trasporto pubblico e con dei taxi, la cui stazione è proprio ai piedi della Mediopadana. La stazione di Reggio Emilia è diventata pure uno snodo intermodale per gli autobus di lunga percorrenza di Itabus o di Mediopadana Link. Quindi, certamente, non una cattedrale nel deserto.

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Napoli Afragola

La stazione progettata da Zaha Hadid – a cui è stato dedicato il piazzale antistante – fu inaugurata nel 2017. Situata a 20 chilometri a nord-est di Napoli, la stazione punta a diventare uno snodo intermodale ma, ad oggi, i progetti sulla carta…sono rimasti tali.

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Entro il 2023 sarà completata la ricostruzione in variante della tratta Napoli-Cancello della ferrovia Roma-Cassino-Napoli affinché la stazione possa essere raggiunta dai treni del trasporto pubblico locale. La stazione sarà inoltre capolinea della futura Linea 10 della metropolitana di Napoli, che dovrebbe collegare i comuni di Afragola, Casoria, Casavatore, Arzano e le stazioni cittadine di Di Vittorio, Leonardo Bianchi, Ottocalli, Carlo III e il capolinea a piazza Principe Umberto in interscambio con la stazione di Napoli Centrale. Inoltre due anni fa è stato approvato il progetto definitivo di una nuova linea ferroviaria per collegare questa stazione con Casoria Arpino-Volla sulla Napoli-Nola-Baiano.

Copyright: Saint-Gobain

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Tanti progetti in essere ma ad oggi, a parte i treni dell’alta velocità – che poi vanno anche a Napoli Centrale – pochi i mezzi pubblici che la collegano al centro città. E sì che sarebbe un’ottima occasione per collegare il centro della città all’alta velocità passando per l’Aeroporto di Capodichino, situato proprio sulla strada tra le due località.

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