Al recente TTG Travel Experience chiusosi lo scorso venerdì (leggi qui l’articolo di chiusura) è stato presentato – come di consueto – l’11° edizione dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano nel convegno “In Dato Veritas”. Che ha sottolineato come il settore del travel in Italia contini a crescere, ma a tassi certamente più contenuti rispetto al così detto revenge tourism post pandemia, dovuto però più all’inflazione che all’aumento delle presenze. Come raccontato in diversi consessi. Con crescite diverse tra i segmenti: il transato dell’hospitality segna un +4%, quello del tour operating (crociere escluse) e delle agenzie di viaggio segnano un +8%, mentre quello dei trasporti, trainato dal settore aereo, è al +10%.
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Continua la crescita del travel. Prenotato sempre più in Rete
L’eCommerce continua a dominare nelle prenotazioni, rappresentando il 62% del mercato (contro il 48% del 2021): con il 56% del valore totale del mercato dell’ospitalità (21 miliardi 37,5 miliardi di euro complessivi, con una crescita del 4% trainata dalla componente extra-alberghiera ma soprattutto da un generale incremento dei prezzi) e il 70% in quello dei trasporti (18,4 miliardi su 26,3 miliardi totali).
I trasporti sono quelli che crescono di più. Ma con tariffe in calo
Il comparto dei trasporti è quello che cresce di più, raggiungendo nel 2024 i 26,3 miliardi di euro, con un incremento del 10% rispetto al 2023. Con le prenotazioni via web a crescere ancora di più, con un più 12%, e una incidenza molto superiori rispetto al pre-pandemia: dal 55% del 2019 al 70% del 2024. E con tariffe, secondo l’Istat, in calo del 3,1% nei primi otto mesi dell’anno, calo simile al noleggio a breve, a -3,2%. Mentre i prezzi dell’hotel continuano a salire (del +5,5%).
L’hospitality cresce soprattutto grazie all’extra-alberghiero
Il mercato dell’ospitalità tocca quota 37,5 miliardi, con una crescita del 4% trainata dalla componente extra-alberghiera, ma soprattutto da un generale aumento dei prezzi come abbiamo visto sopra.
“Contrariamente al passato, non è l’ecommerce a spingere il mercato dell’ospitalità: la crescita della componente ‘online’, infatti, si assesta sul 4%, pari a quella del mercato nel suo complesso” il commento di Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation, a cui ha eco Gloria Milani, Senior Director TMCs & Consortia Sales – Europe & North Africa di Accor: “il canale diretto permette una più facile personalizzazione“.
“Il settore dei viaggi sta innegabilmente stabilizzando la sua crescita. Il dato rilevante secondo la nostra prospettiva è da individuare nella crescita dell’e-commmerce, che per la prima volta non erode quote di mercato alla distribuzione tradizionale. Questo ci evidenzia che l’omnicanalità, o meglio la multitouch-point experience, rimane la risposta alla redditività da parte di un grande gruppo turistico impegnato nell’intercettare pubblici nuovi e nel creare valore per i suoi partner di filiera“, aggiunge Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze.
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