Ryanair in lotta con le istituzioni: taglia i voli per le isole in Italia e va in Europa con una petizione

07/09/2023
Tre collegamenti in meno e tagli alle frequenze per altri sette destinazioni. Il vettore irlandese "presenta" il conto al Governo per il suo decreto taglia-costi. E intanto O'Leary a Bruxelles

No concorrenza…no Ryanair. Il provvedimento tutto italiano che impone il tetto alle tariffe per i voli sulle isole ha fatto sì che Ryanair annunciasse una serie di tagli ai voli per la winter season ovvero tre rotte nazionali sulla Sardegna, per Trieste (da Cagliari), Bari e Treviso (entrambe da Alghero) con in più la riduzione di frequenze su altre 7 rotte, compresi 6 collegamenti nazionali essenziali per Roma, Orio al Serio, Milano Malpensa, Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi.

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Il “j’accuse” di Ryanair

Con questa mossa la low cost più grande d’Europa, fa capire al governo italiano che il decreto legge sui prezzi dei voli aerei è antistorico. Tanto che, dietro le quinte, anche per l’uscita che fece in sua difesa, il Ministro delle Imprese e del made in Italy, viene chiamato Adolfo Urss.

“Fermiamo questo decreto legge per evitare ulteriori danni irreparabili e, invece, rendiamo l’Italia più competitiva togliendo la tassa chiamata addizionale municipale che aggiunge 6,50 euro al prezzo pagato da ogni uomo, donna e bambino che viaggia dalle su tutti gli aeroporti della Penisola”, la richiesta di Jason Mc Guinness, chief commercial officer della compagnia low cost irlandese, che aggiunge come “il decreto in questione non fa cenno ai mesi invernali non di punta, quando compagnie aeree efficienti come Ryanair in genere scontano fortemente le tariffe per stimolare la domanda”.

Quindi sulla sua base cagliaritana invece di tre B737 la compagnia irlandese ne baserà due per 29 rotte invece di 32 per oltre 200 voli settimanali, per circa 3,2 milioni di passeggeri, contro i 3,5 stimati prima dei tagli.

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Intanto O’Leary…

Il solito istrionico numero uno di Ryanair Michael O’Leary è stato colpito da due attivisti per il clima con due torte alla crema mentre si trovava davanti al palazzo della Commissione Europea a Bruxelles per consegnare una petizione firmata pare da oltre un milione e mezzo di passeggeri contro le chiusure degli spazi aerei a causa egli scioperi dei controllori di volo (quelli francesi in particolare). E subito il suo social media manager (altrettanto istronico…) ha (X)twittato:

La protesta degli attivisti avviene mentre i piloti di Ryanair in Belgio hanno annunciato un nuovo sciopero per il 14 e 15 settembre – il quarto in due mesi – per questioni di salario e condizioni di lavoro.

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