Sono nordiche le destinazioni più sostenibili del 2023

25/10/2023
Per la settima volta, Göteborg si posiziona al primo posto come destinazione più sostenibile, e nella top 20 la maggior parte delle destinazioni sono nordiche. L'unica italiana è Milano, al quarantesimo posto

Forse senza sorprese, nella top 10 della classifica Global Destination Sustainablity Index del 2023ben 8 sono scandinave e nordiche. 

Göteborg, Oslo e Copenhagen occupano i primi tre posti, ed è interessante notare come due di loro siano capitali, mentre la città svedese, seconda per dimensioni e importanza, è un importante centro portuale. Tutte sono riuscite a posizionarsi ai primi posti grazie all’utilizzo di energia rinnovabile, e un approccio moderno alla micromobilità e a soluzioni di sostenibilità.

GDS-Index 2023: la classifica completa

Subito dopo Copenhagen, al quarto posto troviamo un’altra capitale nordica, Helsinki (Finlandia), seguita da Bergen – seconda città della Norvegia – e da due città danesi, Aarhus e Aalborg. All’ottavo posto Glasgow, in Scozia, mentre al decimo Stoccolma. L’unica città a latitudini più vicine alle nostre è Bordeaux, in Francia, che si posiziona al nono posto.

Di seguito la top 20 delle destinazioni più sostenibili del 2023:

  1. Göteborg, Svezia;
  2. Oslo, Norvegia;
  3. Copenhagen, Danimarca;
  4. Helsinki, Finlandia;
  5. Bergen, Norvegia;
  6. Aarhus, Danimarca;
  7. Aalborg, Danimarca;
  8. Glasgow, Regno Unito;
  9. Bordeaux, Francia;
  10. Stoccolma, Svezia;
  11. Belfast, Regno Unito;
  12. Zurigo, Svizzera;
  13. Lione, Francia;
  14. Goyang, Corea del Sud;
  15. Tirolo, Austria;
  16. Middelfart, Danimarca;
  17. Singapore, Singapore;
  18. Nyborg, Danimarca;
  19. Kerry, Irlanda;
  20. Skellefteå, Svezia.

L’unica destinazione italiana ad aver aderito al GDS Index è Milano, che si è collocata alla posizione numero 40. Rispetto al 2022, quest’anno sono state considerate 42 nuove destinazioni di 11 paesi. Göteborg, comunque, mantiene il suo primo posto per la settima volta consecutiva, come Copenhagen si mantiene terza. Oslo, invece, passa dal decimo posto del 2022 al secondo, mentre Helsinki dal dodicesimo al quarto.

Istituito nel 2016 su iniziativa della divisione scandinava dell’International Congress and Convention Association-Icca, Destinations Alliance e Indez, il Global Destination Index è un’analisi utilizzata per misurare la sostenibilità delle destinazioni.

Leggi anche: Classifica ICCA: l’Italia è la terza nazione al mondo per il Mice

Nel 2023, ha analizzato 100 destinazioni valutate da 1 a 100 in base a 69 indicatori che tengano conto dell’Agenda 2030 per gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’ONU, con un focus particolare su 4 ambiti chiave per le prestazioni di sostenibilità, ovvero: ambientale, sociale, fornitori e gestione della destinazione.

In generale, il Global Destination Sustainability Index  del 2023 mette in mostra destinazioni coraggiose, audaci e innovative che riconoscono l’urgente necessità di collaborare per contrastare il cambiamento climatico e rigenerare le città e i paesi. Individualmente e collettivamente, queste destinazioni stanno creando un effetto domino, trasformando i loro luoghi e aiutando le loro comunità a prosperare e fiorire.

I fattori di sostenibilità

Il primo fattore considera l’impegno per il contrasto al cambiamento climatico, tra cui:

  • Riduzione dei rifiuti;
  • Emissioni di carbonio;
  • Spreco d’acqua.

In questo, le città nordiche da anni sono avanti. Copenhagen, per esempio, è famosa proprio per il suo termovalorizzatore, che sfrutta i rifiuti per creare energia. Rifiuti spesso raccolti grazie a iniziative di negozi e supermercati, che incentivano i clienti a riportare bottiglie e lattine una volta terminate, cosa che succede anche nelle altre destinazioni nordiche.

Quest’ultima iniziativa si inserisce anche nell’ambito sociale, che include anche il sostegno all’inclusione, la lotta alla corruzione e la tutela della salute e della sicurezza dei residenti.

L’ambito dei fornitori invece valuta l’adozione di azioni sostenibili dalla filiera del Mice (agenzie, eventi, hotel), e iniziative compiute dalle organizzazioni e dai convention bureau per sostenere le pratiche di sostenibilità e misurare impatto ambientale e sociale degli eventi.

Gli elementi positivi

Comunque, classifiche a parte, sono emersi alcuni elementi positivi dal GDS Index che evidenziano una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità.

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Nello specifico, l’85% di tutte le città ha una strategia per il contrasto al cambiamento climatico, e il 55% delle nuove destinazioni ha coinvolto degli stakeholder per queste strategie. Inoltre, a guidare la rivoluzione sono le sedi degli eventi, che nelle città nordiche all’84% godono di certificazione, contro il 60% del resto d’Europa.

Inoltre, il 75% delle città nella top 40 ha attuato politiche e iniziative per inclusione ed equità, mentre oltre metà di tutte le destinazioni partecipanti comunica il suo impegno alla sostenibilità sui suoi social e sui propri siti web.

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