Starhotels ha sottoscritto un contratto decennale di finanziamento di 350 milioni di euro con un pool di banche (BNL BNP, BPER, BPM, Crédit Agricole, MPS e Unicredit), che va ad aggiungersi a quello di 460 milioni sottoscritto nel 2022 e che scadrà nel 2027, per portare avanti l’acquisizione di nuove strutture, ma anche consolidare l’organizzazione attuale.
Quali sono i piani di Stahotels con questi 350 milioni di euro
Durante l’ultima edizione dell’Italian Hospitality Investment Conference, ad ottobre 2024, Fabrizio Gaggio, co-CEO e asset director di Starhotels, aveva illustrato la strategia del gruppo per il 2025: “L’obiettivo – chiariva – è ottimizzare la nostra architettura societaria, posizionandoci sempre più come operatori di management contract” .
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Tra gli investimenti, Milano era stata individuata come asset strategico per completare la “collezione di lusso“, spiegava Gaggio. Attualmente il fiore all’occhiello di Starhotels in città sono le 370 camere del Rosa Grand, in piazza Fontana.
L’obiettivo ora è quello di ampliare l’offerta con strutture di lusso (simili all’Hotel d’Inghilterra a Roma o al Gabrielli a Venezia), anche in altre città e destinazioni iconiche, come la Costiera Amalfitana e la Puglia, mercati in forte crescita per il segmento lusso.
Il finanziamento appena ricevuto
Starhotels S.p.A. è stata assistita come advisor finanziario da Rothschild & Co e come consulente legale da Legance Avvocati Associati, mentre il pool di banche è stato assistito come consulente legale da McDermott Will & Emery Studio Legale Associato.
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