Taglio ai voli di Ryanair: la risposta – piccata – di FTO

08/09/2023
Le compagnie a basso costo non aiutano a stabilizzare un settore, quello del travel, già...instabile di suo. L'attacco del presidente della federazione Franco Gattinoni

L’annunciato taglio ai voli sulla Sardegna per le winter season di Ryanair ha scatenato la reazione di FTO, la Federazione del Turismo Organizzato che, per bocca del suo presidente, Franco Gattinoni, ha tuonato:

“È inaccettabile l’atteggiamento delle compagnie aeree low cost rispetto a un provvedimento del governo sulle tariffe che non ha ancora alcun riflesso concreto. Si tratta di una ritorsione che colpisce ingiustamente una regione già troppo spesso penalizzata dal trasporto aereo come la Sardegna”.

Vedi anche: Volare a basso costo si può (e a volte si deve): le low cost operative in Italia

Manca la stabilità. Malgrado i contributi territoriali

Gattinoni nella nota della federazione continua:

“I vettori incassano fior di contributi dagli enti territoriali. Prima fanno grandi proclami e promesse di sviluppo, vedi quanto sta accadendo in Calabria, e poi tengono per il collo i territori, minacciando di abbandonarli a loro stessi se qualcuno prova a intaccare il sostanziale regime di oligopolio o addirittura di monopolio. A chi parla di decreto che limita la libertà farei notare che la libertà si esplica solamente in un regime di sana concorrenza. Sarebbe il caso che l’Antitrust intervenisse per verificare la reale tutela del consumatore. Ormai da troppo tempo le low cost non garantiscono una stabilità nella programmazione dei voli che consenta di vendere il prodotto Italia all’estero; con inammissibile facilità contrattuale possono cancellare o modificare i piani di volo. Inoltre, non applicano con continuità gli obblighi di assistenza e riprotezione nei confronti del viaggiatore e ostacolano il lavoro di altri attori della filiera turistica che gestiscono viaggi organizzati in incoming per i quali non si può prescindere dall’utilizzo di singole tratte sul territorio italiano oppure di chi lavora sulle trasferte di persone per motivi di lavoro o di ragazzi per motivi di studio. Ciò perché pretendono di vendere solo per via diretta la loro biglietteria. Bisogna mettere uno stop a queste forme di ricatto o di rappresaglia con regole nuove e una riorganizzazione strategica del trasporto aereo in Italia”.

Leggi anche: Italia, paese per low cost

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