Mentre il 2024 si avvicina alla sua conclusione, il traffico aereo italiano segna numeri da record: nei primi nove mesi dell’anno, i voli nei cieli del Bel Paese sono cresciuti dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una ripresa che riporta l’Italia al centro delle rotte internazionali, trainata da un balzo del 16,2% nei voli esteri e da un aumento del 10,5% nei sorvoli. Più cauto il traffico nazionale, stabile a +0,8%.
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Roma Fiumicino e Milano Malpensa trainano la ripresa
Gli aeroporti italiani si confermano protagonisti del panorama europeo. Roma Fiumicino, con un aumento del 24,5% nei primi nove mesi dell’anno e un +15,8% rispetto ai livelli di ottobre 2019, si impone tra gli hub più dinamici del continente. Milano Malpensa segue con un +13,3%, a dimostrazione che la ripresa abbraccia sia il centro-sud sia il nord del Paese.
Secondo i dati di ACI Europe, l’Italia, con una crescita del 9,1% nel mese di ottobre, guida il recupero insieme alla Spagna (+6,2%). La Germania, invece, fatica a tornare ai livelli pre-pandemia, registrando un calo del 12,1% rispetto al 2019.
La doppia velocità del traffico europeo
La ripresa del traffico aereo in Europa mostra un andamento a due velocità. Se il sud e l’est del continente brillano per dinamismo — con aeroporti come Budapest (+19,8%) e Praga (+14,7%) —, altre aree restano frenate. Tra i casi virtuosi spiccano gli scali spagnoli: Barcellona e Madrid segnano rispettivamente un +6,5% e +3,4% rispetto al 2019, mentre Castellón registra un impressionante +190%, simbolo di una ripartenza straordinaria.
Cosa ne pensa Enav
In Italia, la crescita si riflette anche nei conti di Enav. Nei primi nove mesi del 2024, il gestore della navigazione aerea ha registrato ricavi consolidati di 770,5 milioni di euro (+4,1%) e un utile netto di 89,6 milioni (+3,8%).
L’Amministratore Delegato di Enav, Pasqualino Monti si dice ottimista per il futuro:
“Chiuderemo il 2024 con una crescita a doppia cifra. La transizione digitale e lo sviluppo dei droni saranno leve fondamentali per migliorare la gestione dello spazio aereo e rafforzare la nostra competitività internazionale.”
Con numeri così, il 2024 si chiude nel segno del successo per il traffico aereo italiano, proiettandolo verso un futuro ancora più luminoso.
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