Intermodalità Ita Airways Trenitalia

Un’idea che non decolla: perché l’integrazione treno-aereo in Italia non funziona

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I dati parlano chiaro: appena 5 passeggeri al giorno scelgono questa opzione

Il biglietto unico treno-aereo in Italia si sta rivelando un fallimento. Nonostante l’obiettivo fosse quello di semplificare la mobilità e incentivare l’intermodalità, i dati parlano chiaro: appena 5 passeggeri al giorno scelgono questa opzione. Il servizio, lanciato nella primavera del 2023 da Trenitalia e ITA Airways con il supporto dell’aeroporto di Roma Fiumicino, non convince -ancora- i viaggiatori. Il dato emerge da un’inchiesta del Corriere della Sera, che ha analizzato le prenotazioni sulla base di fonti interne.

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L’intermodalità: un’ottima idea, ma solo sulla carta

Sulla carta, il concetto di intermodalità è assolutamente sensato. Con un solo biglietto e un unico check-in, i viaggiatori possono partire da una stazione ferroviaria, raggiungere l’aeroporto in treno e poi prendere il volo per la loro destinazione finale. Ad esempio, un passeggero può salire su un treno ad alta velocità a Bologna, scendere direttamente alla fermata dell’aeroporto di Fiumicino, passare ai controlli e imbarcarsi su un volo per Londra. Il tutto senza doversi preoccupare di check-in separati o di ritirare i bagagli tra un mezzo e l’altro.

Eppure, in Italia, questa soluzione non ha preso piede.

 

Il confronto con Germania e Svizzera: modelli di successo

All’estero, l’integrazione treno-aereo funziona eccome. In Germania, ad esempio, Lufthansa e Deutsche Bahn collaborano da anni per offrire un servizio efficiente: nel 2024, più di 500.000 passeggeri hanno scelto il biglietto unico da e per l’aeroporto di Francoforte. Il sistema prevede ben 240 treni giornalieri che collegano 28 città tedesche all’hub principale di Lufthansa.

Anche in Svizzera, l’intermodalità è una realtà consolidata. Dal 2019, Swiss Air Lines e le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) hanno ampliato la loro partnership per favorire l’integrazione tra treno e aereo. Secondo Swiss, nel 2024 la domanda per questo servizio è aumentata del 25% rispetto all’anno precedente, segno che i viaggiatori svizzeri apprezzano questa soluzione. Il servizio Swiss Air Rail copre oggi 21 destinazioni, tra cui Ginevra e Lugano, e include tratte anche verso la Germania.

I numeri del flop italiano

Il caso italiano è ben diverso. Dal 5 aprile 2023 al 31 gennaio 2025, circa 3.500 passeggeri hanno acquistato il biglietto unico treno-aereo. Facendo due calcoli, significa solo 5 viaggiatori al giorno. Una cifra irrisoria se si considera che Fiumicino ha registrato oltre 85 milioni di passeggeri nello stesso periodo. In altre parole, la quota di chi utilizza il servizio intermodale è appena lo 0,004% del totale.

I problemi del biglietto unico in Italia

Ma perché l’integrazione treno-aereo in Italia non funziona? Gli esperti individuano diverse criticità:

  • Scarsa promozione: in pochi conoscono questa possibilità. Manca una campagna informativa efficace per far sapere ai viaggiatori che esiste questa opzione.
  • Timore dei ritardi ferroviari: l’inaffidabilità dei treni italiani spaventa. Molti passeggeri temono di perdere il volo se il treno subisce un ritardo.
  • Offerta limitata: il servizio è attivo solo su poche tratte, come quella tra Firenze e Roma Fiumicino. In Germania, invece, i collegamenti ferroviari con gli aeroporti sono molto più capillari.
  • Mancanza di garanzie: Swiss, ad esempio, offre una “garanzia di collegamento” ai passeggeri intermodali in caso di ritardi. In Italia, non esiste una tutela simile.

La Spagna prova a rilanciare il modello

Nel frattempo, ITA Airways ha deciso di esportare l’idea in Spagna, grazie a una partnership con Iryo, il consorzio di treni ad alta velocità spagnolo (che utilizza i Frecciarossa). Ma anche qui ci sono dubbi sulla riuscita dell’iniziativa: la presenza di ITA in Spagna è limitata a pochi voli giornalieri per Madrid e Barcellona.

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Cosa servirebbe per far funzionare l’intermodalità in Italia?

Se si vuole vuole rendere davvero efficace l’integrazione treno-aereo, è necessario:

  1. Migliorare la comunicazione e il marketing del servizio;
  2. Ampliare il numero di tratte coperte e garantire collegamenti con più città;
  3. Offrire tutele ai passeggeri, con rimborsi o riprotezioni in caso di ritardi;
  4. Lavorare sulla puntualità dei treni, per dare più sicurezza ai viaggiatori.

Fino a quando queste problematiche non verranno risolte, il biglietto unico treno-aereo in Italia rischia di restare solo un’idea… che non decolla!

Approfondisci: ITA Airways sempre più intermodale grazie a Deutsche Bahn

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