Un problema tecnico, una procedura di sicurezza eseguita correttamente e un volo arrivato regolarmente a destinazione. È quanto accaduto martedì scorso al volo Aeroitalia Cagliari-Milano, finito al centro dell’attenzione mediatica per l’attivazione delle maschere d’ossigeno e una discesa controllata di circa 3.000 metri. Il problema è stato causato da un guasto all’outflow valve, la valvola che regola la pressurizzazione della cabina.
Il comandante ha seguito la procedura standard, portando l’aereo a una quota di sicurezza (circa 10.000 piedi) e proseguendo il volo fino allo scalo di Milano Linate. Nessun ferito e nessuna conseguenza per i passeggeri, che hanno raccontato comunque momenti di paura durante l’episodio.
Nonostante l’esito positivo dell’intervento, l’accaduto ha generato clamore, con testate giornalistiche e politici intervenuti sulla vicenda, soprattutto per via del tema della continuità territoriale con la Sardegna.
Intrieri: “Caso ingigantito, Aeroitalia nel mirino perché italiana”
A prendere posizione è stato direttamente Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, che ha affidato ai social un lungo commento per difendere l’operato della compagnia. Intrieri parla di “tempesta in un bicchiere d’acqua“, alimentata – a suo dire – da un atteggiamento ostile verso le realtà italiane.
“Aeroitalia in soli tre anni è cresciuta molto, dando fastidio a chi preferisce che siano compagnie straniere a prendersi quote di mercato”, scrive il ceo. “Mentre ci si concentra sul nostro volo, si tace su episodi ben più gravi che coinvolgono vettori stranieri”.
Il confronto con un altro incidente: “Silenzio su un aereo irlandese danneggiato”
Intrieri sottolinea un altro episodio accaduto quasi contemporaneamente: un aereo di una compagnia irlandese – presumibilmente Ryanair – in avvicinamento a Cagliari ha subito un impatto con uno stormo di uccelli. Secondo il ceo, l’incidente avrebbe provocato danni alla fusoliera e ai motori, costringendo l’aeromobile a restare fermo in aeroporto per controlli approfonditi.
“Un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze gravi“, ribadisce Intrieri, “eppure nessuno ne ha parlato“. La critica si allarga poi al presunto atteggiamento favorevole nei confronti dei vettori stranieri da parte del sistema mediatico e politico italiano.
Una riflessione sul trasporto aereo italiano
La vicenda si trasforma così in occasione per una riflessione più ampia sul panorama del trasporto aereo in Italia. Secondo Intrieri, il settore è stato “svenduto agli stranieri“, con una generale complicità che penalizzerebbe i vettori nazionali a vantaggio di quelli esteri, “grazie a una disonestà intellettuale rara in altri Paesi“.
Intrieri conclude il suo intervento sottolineando l’impegno e l’orgoglio dei dipendenti di Aeroitalia, che – afferma – continuano a lavorare con passione nonostante le difficoltà e le polemiche.
Nel frattempo, l’aereo protagonista dell’incidente è stato riparato e, dopo i controlli di sicurezza, è tornato operativo in soli due giorni.
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