Venerdì 29 agosto 2025, Spirit Airlines ha sorpreso il settore annunciando il ricorso al Chapter 11 per la seconda volta in meno di un anno. Per una compagnia che si è fatta conoscere per voli low cost e crescita aggressiva, questa mossa è un campanello d’allarme: dietro il provvedimento non ci sono solo tagli e concorrenza, ma una storia di scelte strategiche, tempismo sfortunato e mercati domestici sempre più fragili. Il futuro di Spirit ora sembra appeso a un filo, e tutti si chiedono: riuscirà a risollevarsi o stiamo assistendo a un lento declino di una delle low cost più note d’America.
Crescita aggressiva e fragilità finanziaria
La rapida espansione di Spirit è stata una spada a doppio taglio. Tra il 2000 e il 2014, la compagnia ha registrato un tasso di crescita annuo medio (AAGR) dell’11%, salito al 18% tra il 2014 e il 2019, prima della pandemia. L’acquisto di nuovi aeromobili e l’espansione della rete hanno ridotto al minimo le riserve di liquidità, esponendo la compagnia a shock di mercato quando la domanda è calata drasticamente.
Secondo dati pubblicati dalla stessa compagnia e da rapporti di settore (CAPA – Centre for Aviation), nel 2021 Spirit aveva recuperato circa il 97% della capacità operativa pre-pandemia del 2019. Entro il 2024, la crescita programmata avrebbe dovuto portare la capacità complessiva oltre il 20% rispetto al 2019, con un aumento del 20% nel 2022 e del 13% nel 2023.
Concentrazione geografica e concorrenza crescente
Storicamente concentrata sui mercati della costa orientale e in particolare in Florida, New York e New Jersey, Spirit ha visto la sua quota di mercato ridursi nel tempo a causa della crescente concorrenza di JetBlue e Southwest.
Dal 2000 al 2009, la quota di capacità di Spirit sulla tratta Florida-New York è passata dall’8% al 3%, per poi risalire al 7% entro il 2017, secondo i dati del Bureau of Transportation Statistics (BTS). La diversificazione in nuovi mercati ha aumentato i rischi della rete, rendendo la compagnia vulnerabile alle mosse aggressive dei concorrenti.
Rete frammentata e sfide operative
L’espansione ha portato Spirit a servire 430 coppie di aeroporti entro il 2024, rispetto alle 61 del 2010. Tuttavia, più della metà delle rotte ha frequenze inferiori ai voli giornalieri, riducendo l’efficienza operativa e limitando le opzioni per i viaggiatori. Quasi il 75% dei mercati serviti ha meno di 150.000 posti all’anno, evidenziando una rete frammentata e altamente competitiva.
Mercati chiave come Las Vegas hanno visto un incremento della capacità del 150% tra il 2020 e il 2023, raggiungendo 5,2 milioni di posti all’anno. Ma il numero di visitatori è calato del 7% su base annua, con un -11% solo a giugno 2025, secondo dati della Las Vegas Convention and Visitors Authority, esponendo Spirit a mercati in rallentamento.
Sfide future: concorrenza e mercato domestico
Con oltre l’85% della capacità destinata al mercato domestico leisure e la concorrenza di vettori come Frontier, che riceverà 32 aeromobili aggiuntivi nel 2026 contro i soli tre di Spirit, il mercato domestico low cost rischia di diventare ancora più competitivo.
La seconda procedura di Chapter 11 costringerà Spirit a valutare attentamente la strategia di rete, la gestione della capacità e i livelli di liquidità, mentre gli operatori tradizionali e low cost monitorano l’evoluzione del settore. Senza una strategia convincente e miglioramenti nelle condizioni di mercato, la compagnia potrebbe affrontare ulteriori difficoltà nei prossimi anni.
Nel frattempo le altre low cost e vettori tradizionali statunitensi non stanno certo con le mani in mano. Frontier, ad esempio, pianifica di ricevere 32 nuovi aeromobili nel 2026, un’espansione ulteriore della sua capacità con relativo consolidamento della presenza nei mercati leisure.
Southwest e JetBlue continuano a rafforzare le rotte tra le principali città della costa orientale e la Florida, approfittando della frammentazione della rete di Spirit.
In questo contesto, la compagnia di Florida dovrà muoversi rapidamente e con strategie chiare, altrimenti rischia di perdere terreno prezioso mentre i concorrenti conquistano quote di mercato e fidelizzano i clienti.
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