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Mastercard e il Luna park dei consumi. Ma con grande ottimismo

13/12/2023

In questo articolo

Il colosso americano dei servizi di pagamento a livello globale vede un 2024 in positivo, malgrado economie a velocità diverse. In Europa si va dal boom di Spagna e Portogallo ai problemi di Austria e Germania in recessione. Con l'Italia nel mezzo

Dopo un anno “complicato, ma che ha cambiato il consumatore” come ha detto il Country Manager Italia di Mastercard Michele Centemero aprendo la presentazione dell’Economic Outlook 2024 del Mastercard Economics Institute, l’azienda tecnologica americana dei servizi di pagamento a livello globale si attende ancora un 2024 positivo. Malgrado tutto. “Con pagamenti più smart, basta vedere il successo della soluzione buy now play later, e un’obiettivo per i merchant di una digitalizazione a tutto tondo, che non si ferma alla mera transazione” aggiunge il manager.

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La crescita dei consumi premia il Food e le Esperienze

Esperienze, quindi viaggi e ristoranti, e acquisti di cibo, sono i segmenti dove in tutta Europa, e in Italia in particolare, sono cresciute maggiormente le spese. “A causa dell’inflazione, i beni di prima necessità rappresentano gli acquisti più frequenti e consistenti, si prevede che i consumatori, a livello globale, daranno priorità alle spese discrezionali, prediligendo le esperienze, con viaggi ed eventi in prima linea. I viaggiatori europei, nello specifico, opteranno sempre più per destinazioni che soddisfino la loro voglia di viaggiare ma al giusto prezzo, puntando a pacchetti sempre più convenienti” il commento di Natalia Lechmanova, Senior Economist, Europe & Middle East Africa di Mastercard. Con un grande boom dei piccoli aeroporti nel Sud Europa. E di quelli italiani in particolare. Dove le low cost la fanno da padrone.

Nonostante la necessità di dover ancora trovare il giusto equilibrio tra spese necessarie e discrezionali, le previsioni  per il 2024 confermano il trend positivo della spesa reale dei consumatori in Italia: si stima, infatti, un aumento dell’1,1%. Un’economia che, secondo il MEI, sta nel mezzo in Europa, grazie alla ripartenza del manifatturiero, in grande frenata nel 2023 rispetto al mondo dei servizi. Rispetto al boom di Spagna e Portogallo in Europa e ai problemi di Austria e Germania, ormai in recessione.

Buone notizie per occupazione e salari

Sempre Lechmanova sottolinea come il miglioramento dei dati sui posti del lavoro e l’inflazione in calo con, dall’altra parte, una crescita dei salari ha aumentato il “Real Disposable Personal Incomes“, il che permetterà in un aumento della spesa discrezionale in vista del nuovo anno.  A livello globale, il Mastercard Economics Institute prevede infatti una inflazione che si attesterà al 4,9% su base annua, in calo rispetto al 6% del 2023, ma rimanendo comunque al di sopra del trend pre-pandemia del 2,7%. E malgrado ciò stima che la crescita economica globale del prossimo anno sarà simile a quella del 2023 e che il PIL corretto per l’inflazione crescerà del 2,9% nel 2024.

Consumatori, ma anche posti fisici, resilienti

Dopo la “sbornia” dell’eCommerce durante la pandemia, ora gli acquisti, soprattutto per alcuni segmenti di prodotti, si sono riequilibrati, non penalizzando lo shopping fisico. E premiando, soprattutto in alcuni paesi, anche i piccoli negozi fisici, piuttosto che le catene. Con i consumatori “affluent“, ovvero gli alto-spendenti, coloro che sono cresciuti di più rispetto ai consumatori definiti “mass.

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