“Il mondo corporate è per noi molto importante e arriva a contare per il 50% del nostro business” così ci racconta a noi di BusinessMobility.Travel l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ita Airways Joerg Eberhart che, assieme al Presidente Sandro Pappalardo, nel consueto incontro con la stampa al TTG 2025 di Rimini – questa volta fatto allo stand, invece che nelle più asettiche sale nella zona congressi della fiera – ci ha raccontato l’andamento, positivo, della compagnia aerea, ma anche le criticità che sta scontando.
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Ita Airways: obiettivo pareggio
“Ita chiuderà l’anno in pareggio, con uno 0 in più o in meno” dice l’Ad, che snocciola i numeri al 30 settembre: al 30 settembre: “abbiamo trasportato 12,6 milioni di passeggeri, di cui 2 milioni sui collegamenti di lungo raggio, con un load factor medio dell’83,4%, con +2,5% rispetto allo scorso anno. I ricavi passeggeri si attestano a 2,17 miliardi di euro con +4% rispetto al 2024“. Risultati positivo che starebbero spingendo Lufthansa a salire al 90% della compagnia “come da contratto nel giugno prossimo. Solo in quel mese però” sottolinea Eberhart, Una mossa che porterebbe, oltre a “325 milioni nelle casse del MEF“, anche “ad accelerare l’integrazione con il Gruppo, permettendoci di accedere, ad esempio, a contratti più vantaggiosi con i fornitori, tra cui anche i GDS“.
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Ita Airways, 100 gli aerei in flotta, ma…
Ita ha raggiunto una flotta di 100 aeromobili, di cui due terzi di nuova generazione con l’obiettivo, nei prossimi tre anni,, di arrivare al 95% di New Generation Plans “grazie a un miliardo di investimenti. Vogliamo diventare il vettore europeo con la flotta più giovane nel giro di 3-4 anni, aggiungendo almeno un aero long haul ogni anno da qui al 2030” spiega il manager, che, però, non nasconde le criticità operative: “la sfida però è che di questi 100 solo un’ottantina sono sempre operativi. Tra manutenzione, riserva e un problema con i motori Pratt&Whitney , per cui servono 2 mesi per ripararli, una ventina sono sempre a terra. Cerchiamo quindi capacità, anche con Capacity provider in wet lease, visto che questa mancanza perdurerà per i prossimi 3-4 anni” affronta la problematica l’AD.
Novità di destinazioni e la winter 2025
Per ila summer 2026 sono allo studio diverse nuove destinazioni, tra cui “Lagos, in Nigeria” si lascia scappare il manager, con Ita che punta decisa a Sud America e Nord America, “anche grazie al completamento dell’alleanza atlantica con United e Air Canada per cui il Gruppo Lufthansa ha fatto domanda di aggiungere anche Ita al Dot statunitense: ci aspettiamo una risposta tra 9-12 mesi“. Sul lungo raggio Ita, come tutte le compagnie occidentali, “sconta la chiusura dello spazio aereo russo per l’East Asia, ma con l’A321 invece potremmo aprire nuove mete in Africa o Medio Oriente“.
Nella stagione winter 2025/2026 Ita opererà invece 53 destinazioni, di cui 16 domestiche, 21 internazionali e 16 intercontinentali. In primo piano l’avvio dal 7 novembre 2025 del nuovo volo diretto Roma – Mauritius . Il volo sarà operato con l’Airbus A330neo e avrà 2 frequenze settimanali, con partenza da Roma Fiumicino il venerdì e la domenica. Si tratta di voli notturni, che garantiscono notevole comodità sia in andata che ritorno. Riprenderà inoltre a partire dal 19 dicembre 2025 il collegamento diretto tra Roma Fiumicino e Malè (Maldive), con 1 volo giornaliero fino al 6 gennaio per passare poi a 3 frequenze settimanali ad eccezione di febbraio con 4 frequenze settimanali; la rotta sarà operata fino a coprire anche le festività pasquali del prossimo anno. Potenziati, inoltre, i voli su Bangkok (da 5 a 7 frequenze settimanali a partire dall’ 8 dicembre) e Buenos Aires (da 9 a 10 frequenze settimanali dal 16 dicembre al 9 gennaio).
A questi si aggiungono le 150 destinazioni raggiunte in code share con le altre 5 compagnie del gruppo.
Ita Airways e l’integrazione con il gruppo Lufthansa
L’integrazione con il gruppo Lufthansa prosegue. Nei primi due mesi del 2026 vi sarà quella tra i programmi FP di Volare e Miles & More, “ma, oltre al code share siamo partiti con il reciproco accesso alle oltre 130 lounge che i vettori hanno nel mondo e anche i terminal congiunti, soprattutto negli scali tedeschi. E dopo l’uscita dall’alleanza in cui si trovava (senza citarla, ndr) tra aprile e maggio 2026 entreremo in Star Alliance, per cui faremo volare un aeromobile con la livrea dell’alleanza” dice il manager, che evidenzia come una pinea integrazione di gruppo potrà però avvenire “solo nel 2027“.
Un’integrazione che darà valore anche al mondo corporate, “soprattutto nell’outgoing e nel lungo raggio” aggiunge, mondo su cui Ita ha messo in piedi un nuovo gruppo di lavoro, “un Touch point management, reparto per capire meglio i nostri viaggiatori, per dargli servizi migliori“.
Infine a una nostra precisa domanda sul consolidamento aereo, Eberhart ha fatto capire di stare alla finestra per Air Europa nella quale è entrata Turkish Airlines (come scritto qui: Air Europa ha detto sì: Turkish Airlines entra nel suo capitale), che il Gruppo non demorde su TAP, anche se è solo, “per il momento“, per una quota di minoranza (Vedi: Privatizzazione TAP: Air France-Klm in pole position) e che questo trend è inevitabile per compagnie stand alone, come le due citate, più Ita, naturalmente, “quando ero in LH e mi occupavo di strategie e fusioni proprio queste tre erano le compagnie a cui guardavamo. Con Ita in primis. Ma c’è anche Lot, SAS, etc.” chiosa il manager.
Ita Airways: L’orgoglio del presidente
“Sono orgoglioso di partecipare per la prima volta al TTG Travel Experience come Presidente di Ita Airways . La nostra Compagnia è parte integrante del turismo e del Made in Italy, valori che portiamo in tutto il mondo con eccellenza, innovazione e attenzione al cliente. Questo appuntamento è per noi un’occasione preziosa per rafforzare le collaborazioni strategiche e sviluppare nuove sinergie a beneficio del settore turistico nazionale e internazionale” ha esordito così il Presidente di Ita Airways Sandro Pappalardo, che ha voluto celebrare, a pochi giorni dal quarto compleanno della compagnia, i “nostri 5 mila dipendenti che, come detto, portano in giro per il mondo il Made in Italy”.
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