Alexa entra in Bwh Hotels, si inizia dal de’ Capuleti di Verona

22/03/2024
Cresce l'interesse per questo nuivo servizio digitale, anche perché il 75% dei turisti che soggiornano in un hotel equipaggiato con Alexa utilizza regolarmente il servizio e l’acquisto di servizi in camera cresce del 12% nelle camere dove è presente.

Alexa Smart Properties Hospitality, dispositivo che un anno fa ha portato l’intelligenza artificiale dell’assistente personale sviluppato dall’azienda americana al servizio del settore alberghiero, entra in Bwh Hotels Italia.

L’albergo pilota è il Best Western Plus Hotel de’ Capuleti di Verona che ha introdotto, con ottimi risultati iniziali, il sistema nelle sue 34 camere: “Nei primi 90 giorni di utilizzo la struttura ha registrato oltre 14mila interazioni da parte degli ospiti e dello staff: fin dal primo giorno di installazione i dispositivi sono stati utilizzati. Così l’adesione degli hotel del gruppo sta continuando con successo: tra i primi attivati il Best Western Hotel Cristallo di Rovigo, il Best Western Plus Hotel Soave di San Bonifacio, il Best Western Hotel Regina Elena di Santa Margherita Ligure, il Best Western Plus Tigullio Royal di Rapallo e il Best Western Hotel Astrid di Roma”, racconta Sara Digiesi, CEO di Bwh Hotels Italia & Malta.

La rivoluzione Alexa Smart Properties Hospitality

Il settore del turismo nazionale sta abbracciando con crescente interesse questo nuovo servizio digitale per l’hotellerie: secondo i nostri report il 75% dei turisti che soggiornano in un hotel equipaggiato con Alexa utilizza regolarmente il servizio“, spiega Pietro Catello, head of Alexa Smart Properties Hospitality Italia.

La presenza dell’assistente vocale ha poi un impatto positivo in altre tre direzioni, secondo l’head italiano del progetto: +20% della soddisfazione degli ospiti, per dirne una. A questa si aggiunge la produttività del personale che usa Alexa come strumento di check in e check out delle stanze oltre che come controllo delle operazioni di pulizia e rinnovo biancheria (+30% di accelerazione nel servizio in camera), e sui ricavi, “perché secondo i nostri rapporti l’acquisto di servizi in camera cresce del 12% nelle camere dove è presente Alexa”.

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Il 18% degli hotel sta investendo in tecnologia

Secondo uno studio dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano il 18% degli hotel sta investendo in queste tecnologie, che sono una forte leva di marketing e che permetterebbero ai gruppi alberghieri di avvicinarsi alla Gen Z.

Ma cosa vogliono gli ospiti da Alexa?

Al momento al primo posto tra le interazioni più popolari sul sistema in hotel si classificano quelle relative alla richiesta di informazioni turistiche. Il secondo posto è occupato invece dall’intrattenimento in camera, ossia dalla musica. Al terzo posto troviamo le interazioni relative alle richieste al personale: l’assistente arriva in aiuto degli ospiti per richiedere, ad esempio, lo spazzolino dimenticato a casa, o un asciugamano aggiuntivo”, spiega Catello.

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