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BTO 2023: il futuro dei viaggi, tra nuove tecnologie e contatto umano

06/12/2023
Dall’impatto dei social e dell’AI all’importanza del contatto umano, che deve essere preservato nel mondo del travel: ecco il fil rouge che ha tenuto banco durante la due giorni fiorentina.

Oltre 100 eventi tra seminari, approfondimenti e workshop. Tra questi ben 85 panel durante i quali sono intervenuti 274 ospiti, 40 dei quali internazionali. Un’occasione di incontro unica nel suo genere per professionisti, curiosi e addetti ai lavori all’interno del vasto mondo dei viaggi.

Sono questi i numeri di Be Travel Onlife 2023, la quindicesima edizione di un evento che è ormai un vero e proprio punto di riferimento per il nostro Paese sulla digitalizzazione, innovazione e formazione applicata al mondo del travel.

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La manifestazione, andata in scena dal 22 al 23 novembre presso la Stazione Leopolda di Firenze, è promossa da Regione Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzata da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.

Un appuntamento tutto italiano ma dal respiro internazionale che ha cercato di fare luce su come l’Intelligenza Artificiale potrà cambiare in futuro l’esperienza dei turisti e l’organizzazione dei servizi per gli operatori, ma anche l’importanza che il fattore umano deve continuare ad avere nonostante la presenza sempre più massiccia della tecnologia. Da qui il titolo della 15° edizione del BTO: SAPIENS – Humans meet AI.

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L’AI: non una minaccia ma un alleato per il futuro del travel

Ed è proprio sulle nuove prospettive e possibilità offerte dall’AI che si è basato l’intervento con il quale il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha deciso di aprire le danze del BTO 2023.

L’intelligenza artificiale – ha dichiarato il ministro – sta rivoluzionando anche il settore turistico, aprendo a nuove opportunità e sfide. Si tratta di uno strumento che consente alle aziende di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, fornendo la possibilità di comprendere meglio i bisogni e le preferenze dei viaggiatori, offrendo di conseguenza esperienze di viaggio personalizzate e altamente targettizzate”.

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Garantendo una maggiore automazione di attività come la gestione delle prenotazioni e l’assistenza clienti, “l’AI dovrà però richiedere competenze diverse per il personale del settore turistico – ha sottolineato Santanchè – per questo abbiamo stanziato un apposito fondo iniziale da 21 milioni per la formazione all’interno delle carriere nel turismo. Ciò implica la necessità di ulteriori e mirati investimenti in infrastrutture tecnologiche e formazione del personale”.

Anche Francesco Tapinassi, direttore di BTO 2023, ha deciso di dire la sua su come l’Intelligenza Artificiale potrà plasmare il futuro panorama dei viaggi. “L’AI – ha detto Tapinassi – non sarà una nemica dell’uomo ma potrà migliorare l’esperienza lavorativa in ogni settore e anche di viaggio. La responsabilità di come si evolverà è nostra: siamo noi a insegnare all’intelligenza artificiale. Quello che è importante è essere consapevoli degli strumenti di IA attualmente a disposizione”.

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Il futuro è dell’AI ma il presente è ancora di noi “umani”

Oltre ai tanti incontri e temi toccati BTO 2023 ha visto anche la stretta collaborazione di Phocuswright, tra le principali autorità nella travel research. La società di ricerca e consulenza turistica americana ha infatti presentato durante la due-giorni fiorentina un’analisi appositamente avviata con Be Travel Onlife sulle applicazioni dell’AI nel mondo del turismo e il loro impatto nei prossimi anni.

Lo studio ha dimostrato che in Italia, nonostante la presenza sempre più massiccia delle nuove tecnologie anche nel comparto del travel, internet e i social media non vengono sfruttati per la pianificazione dei viaggi, ma influenzano la scelta della destinazione: è soprattutto Instagram, il social network delle immagini per antonomasia, che ha il potere di far sognare (e far partire) gli under-34.

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Nonostante l’e-Commerce, abbia raggiunto i 16,9 miliardi di euro di valore nel settore dei trasporti e i 19,4 miliardi in quello dell’ospitalità, per muoversi il viaggiatore italiano consulta ancora le persone che conosce piuttosto che le recensioni online. I suggerimenti di amici e parenti influiscono infatti per il 44% nelle scelte, seguiti a grande distanza da agenzie di viaggio (19%), magazine e guide (16%), uffici turistici (14%) e annunci in radio e TV (11%).

La ricerca di Phocuswright ha comunque sottolineato come ormai non è più possibile ignorare l’intelligenza artificiale generativa: entro 4-5 anni l’impatto dell’AI sarà sempre più preponderante grazie analisi predittive, tecnologie di VR e di mediazione linguistica. Entro 7-10 anni sarà invece fondamentale per creare offerte personalizzate e connessioni di nuova generazione attraverso tecnologie come la robotica e il quantum computing.

Soluzioni decisamente interessanti anche per il business travel, che presto potrebbe sfruttare proprio l’AI per l’organizzazione e la gestione dei dati relativi alle trasferte di lavoro.

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