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Ita-Lufthansa: questo matrimonio non s’ha da fare. Nè domani, né mai?

05/03/2024
L’esame per l'operazione Ita-Lufthansa non avrà infatti alcuna corsia preferenziale, fa sapere la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager. E il vettore tedesco sarebbe pronto a rinunciare...

Non vogliamo paragonare la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager al Don Rodrigo di manzoniana memoria,  ma, pare, che una certa rigidità da parte dell’Ue abbia fatto dire al management di Lufthansa che non accetterebbe condizioni capestro per poter assorbire il business di Ita Airways.

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La posizione della Verstager

L’esame per l’operazione Ita-Lufthansa non avrà  infatti alcuna corsia preferenziale. Dalla Commissione Ue fanno sapere che il prossimo passo “ci sarà quando ci sarà“, ha detto la commissaria, sottolineando come “stiamo discutendo con le società per vedere come può essere fronteggiata la situazione di concorrenza: in ogni caso sta alle società proporre soluzioni sulla base della razionalità del business“. Soluzioni, già annunciati lo scorso gennaio – ovvero la rinuncia a degli slot su Linate in primis –  considerati inadeguati. “Se c’è un monopolio sulle rotte a causa delle sovrapposizioni, la cessione di slot non funziona perché se nessuno li occupa i viaggiatori finiscono per pagare prezzi molto più alti per i biglietti” la spiegazione di Verstager.

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Quella di Lufthansa…

Il colosso Lufthansa non sta passando un momento facile, visto anche  i diversi scioperi che il personale di terra del sindacato Ver.Di. continua a proclamare chiedendo un aumento degli stipendi del 12,5% e un bonus di compensazione dell’inflazione per un periodo di un anno. I prossimi saranno il giovedì e il  venerdì prossimi. Quindi non vuole aggiungere complessità su complessità e si è lasciata scappare di esser pronta a rinunciare a ITA se le condizioni di acquisizione dovessero essere troppo pesanti. Ritornando a puntare forte su Air Dolomiti sul mercato italiano.

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E quella di Ita

Ita a fine mese pubblicherà i risultati definitivi del 2023. Con una probabile riduzione della perdita e l’avvicinarsi del breakeven operativo. Ma che non bastano al medio e lungo periodo a per lo sviluppo – ambizioso – della compagnia. Come di recente ha detto anche  il presidente del vettore Antonino Turicchi: “Ita può andare avanti da sola, ma per crescere in un mercato iper-competitivo come quello aeronautico serve un partner industriale alle spalle”. Che, se non sarà Lufthansa, vedrà rientrare in pista Air France o la prendi-tutto MSC?

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