L’AAM – o Future Air Mobility – secondo McKinsey

14/02/2024
Un settore in salute, che nel 2023 ha fatto ulteriori passi verso il decollo dei primi servizi. Continuano gli investimenti sulle tante start-up. Ma i problemi non mancano

McKinsey evidenzia come il settore della futura mobilità aerea (FAM o Future Air Mobility) – che comprende veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL), droni di sorveglianza e consegna, aviazione sostenibile e velivoli supersonici e ipersonici – abbia compiuto progressi sostanziali nel 2023. Grazie anche alla continuazione dei finanziamenti da parte del mercato. Tanto che la società di consulenza americana ritiene possibile che le aziende leader nel settore AAM potrebbero arrivare ad avere flotte più grandi – e offrire molti più voli al giorno – nel 2030 rispetto alle più grandi compagnie aeree del mondo. I voli saranno più brevi, con una media di soli 18 minuti, con meno passeggeri a bordo (da uno a sei, più un pilota). Una grande sfida operativa per il settore. Che, però, secondo McKinsey, è in salute.

I finanziamenti continuano

Malgrado le difficoltà e i dubbi per le nuove tecnologie, gli investitori hanno continuato a finanziare il settore con ben 4,5 miliardi di dollari, portando il totale cumulato a 22,2 miliardi di dollari dal 2004. Sebbene questa cifra fosse inferiore del 9% ai 4,9 miliardi di dollari raccolti nel 2022, ci sono stati ben 151 accordi di finanziamento per il settore, più del doppio rispetto al 2022. Questi fondi sono stati fondamentali per molte startup di mobilità aerea perché lo sviluppo e le prime attività sono generalmente negativi in termini di flusso di cassa. Ad esempio, una recente analisi di McKinsey ha rivelato che il saldo di cassa delle cinque società eVtol occidentali quotate in borsa (Archer, Eve Air Mobility, Lilium, Joby Aviation e Vertical) durerebbe meno di un anno per alcune e poco più di tre per altre.

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Il boom sui droni

Sono stati 320 i milioni di dollari nel 2023 andati a finanziare il segmento dell’aviazione sostenibile (che comprende propulsori a idrogeno, elettrici e ibridi e configurazioni di aeromobili altamente efficienti), a meno 47% rispetto ai 598 milioni di dollari del 2022. Metà dei finanziamenti 2022 sono arrivati anche al segmento eVtol, mentre c’è stato un raddoppio (da 1 a 2 miliardi di dollari) di finanziamenti sui droni per il trasporto merci, le consegne e la sorveglianza.

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Frenano gli ordini

Gli ordini, le opzioni e le lettere di intenti hanno frenato lo scorso anno. I nuovi ordini sono stati pari a 4.800, con un valore stimato di 22 miliardi di dollari, che rappresenta un calo del 32% rispetto ai circa 7.100 ordini, per 46 miliardi di dollari, del 2022. Il totale ordini ammonta a 21.300 velivoli per un valore circa 118 miliardi di dollari. Tutti dati sulla carta ovviamente, visto che il settore – è bene dirlo sottolinearlo – deve ancora decollare.

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I droni commerciali

Il boom di consegne nel 2023 è stato inequivocabilmente sui droni commerciali, con oltre 1 milione di consegne rispetto alle 875.000 del 2022, grazie anche e soprattutto ad alcuni sviluppi normativi favorevoli, come le ben 120 deroghe che la Faa negli Usa ha consentito per operazioni Beyond Visual Line of Sight (BVLoS) sia per la consegna, sia per l’ispezione.

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I prototipi continuano a volare

Se il settore, come detto, non è ancora decollato, tanti i test dei prototipi che hanno preso il volo nel 2023, con le sette aziende leader del settore a totalizzare oltre 8.000 ore di volo cumulative. I prototipi non saranno quelli conformi al progetto di produzione finale, ma comunque tanti sono i dati raccolti da queste società. Che possono godere anche di un grande interesse da parte di aziende aerospaziali, automobilistiche e attive nel settore dell’energia. Secondo McKinsey, ad esempio, i fornitori aerospaziali storici sono sempre più attivi nel settore FAM, compreso l’80% delle 25 principali aziende.

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Accelerano le norme

Le autorità che si occupano del trasporto aereo stanno affinando le loro norme. Negli Stati Uniti, con i  BVLoS, come scritto sopra, ma anche in Cina dove Ehang ha fatto volare per la prima volta un passeggero pagante con un velivolo conforme, diventando la prima azienda a ricevere una certificazione del tipo di aeromobile. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) e/o la FAA potrebbero rilasciare la prima certificazione per un eVtol in un mercato occidentale nel 2024.

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