Travel designer: perché sceglierne uno per i viaggi business

23/03/2023
Un travel designer è un "autore di viaggi", non fa solo le prenotazioni, bensì individua una meta, le attività e la location che possano trasmettere il nostro messaggio.

Nè agente di viaggi, né operatore turistico, la miglior traduzione di travel designer è autore di viaggio. Una nuova figura professionale nel settore del travel e del turismo che si occupa non solo di pianificare, ma soprattutto di progettare un viaggio, che risponda efficacemente alle esigenze e ai desideri del proprio cliente.

L’idea parte da quella di viaggio esperienziale, ovvero un viaggio costruito con intenzione, molto utile per i viaggi business che sempre più spesso prendono forma del bleisure, unendo lavoro e svago, ma che può anche influenzare la chiusura di un contratto o la soddisfazione dei propri dipendenti e clienti.

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Chi è il travel designer

Iniziamo dal ruolo: il travel designer, ovvero un professionista in grado di consigliare esperienze insolite e personalizzate, trasformando i desideri del viaggiatore in un itinerario. Non si occupa solo di programmare il viaggio, stabilendo rotte, orari e mezzi di trasporto, pernottamenti e pasti, ma di conferire al viaggio un significato, un’atmosfera e uno scopo.

Una volta raccolte le informazioni necessarie, quelle che oggi il mondo social definirebbe le vibes, individua una meta e una serie di attività e location che possano efficacemente trasmettere il nostro messaggio. (Ad esempio: vogliamo far rilassare i nostri dipendenti? Vogliamo mostrare ad un potenziale cliente l’importanza della sostenibilità per la nostra azienda? O ancora, lavoriamo nel settore del lusso?).

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Le competenze del travel designer

Capacità organizzative, conoscenza del territorio e predisposizione allo storytelling. Se le prime sue sono soft skills tipiche del travel manager e del tour operator, la capacità di raccontare una storia non è così scontata, ed è qui che il travel designer gioca la sua competenza.

L’autore di viaggio, infatti, coglie gli aspetti valoriali, consigliando esperienze insolite e, magari, mete meno conosciute (che potrebbero anche risultare meno costose). Il servizio turistico, quindi, diventa un mezzo e non il fine.

I vantaggi per l’azienda

Come detto, i viaggi bleisure sono un segmento in crescita. Questo tipo di viaggiatore si divide principalmente in due categorie: chi partecipa ad eventi aziendali o conferenze e dedica alcuni giorni extra alla meta, e i viaggiatori d’affari che portano con sé dei compagni (amici o familiari). In questo caso il travel designer può consigliare mete e tragitti che riescano ad unire business e leisure.

Il travel designer, come accennato, può poi aiutarci a comunicare l’azienda (andando oltre i gadget e i cadeau, che potrebbero essere addirittura non apprezzati). Nel caso si debba organizzare una trasferta per concludere un contratto con un’azienda straniera, per esempio, il travel designer potrebbe essere più preparato di un agente di viaggio su ciò che è – o non è – appropriato fare, rispettando usi e costumi del nostro interlocutore.

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