Fine di un sogno? Il (possibile) collasso del settore in un post pubblicato su Airsight

08/03/2024
Sul sito della società tedesca che offre servizi di consulenza e corsi formazione per l’industria dell’aviazione, un'analisi tranchant sul mondo AAM. Che sarebbe sull'orlo di insuccesso planetario. Voi cosa ne pensate?

A noi che ci piace l’innovazione abbiamo subito sposato l’entusiasmo del settore AAM, tanto che abbiamo deciso di dedicargli un canale di questo sito, quello su cui state leggendo proprio adesso questo articolo. Ma non abbiamo mai nascosto i – tanti – problemi che questo settore sta affrontando per poter diventare un mercato di successo: dalle difficoltà a far partire il servizio, come scritto qui; Battuta d’arresto per i taxi volanti alle Olimpiadi di Parigi o dai problemi tecnici e/o gli incidenti accaduti nei tanti voli di test che stanno succedendo in tutto il mondo, come scritto qui; AAM: non tutto è oro quello che luccica…riportato un incidente al prototipo Vertical.

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2 Foto Prototipi UAM

Il (possibile) collasso del settore in un articolo, anonymous, apparso su Airsight

Per quanto scritto sopra abbiamo letto e pubblichiamo qualche stralcio dell’articolo apparso su Airsight, la società tedesca – ma con una emanazione anche in Italia – che offre servizi di consulenza e corsi formazione per l’industria dell’aviazione, da cui abbiamo mutuato il nostro titolo. Postato dal co-founder Addison Schonland, il quale però sottolinea come sia un Guest post. Con l’estensore che vuole rimanere anonimo.

L’attacco del pezzo riporta le elegiache presentazioni dei “media e del mondo in generale” che sembrano “dare per scontato che veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale, funzionanti come aerotaxi, elicotteri sostitutivi o addirittura trasporti regionali a corto raggio, stanno diventando una realtà. Non[…] non manca l’entusiasmo o per le scoperte che sembrano verificarsi ogni giorno. Joby, Archer, Vertical, Skyflight, Ehang, Volocopter, Lillium, Beta…. Ad oggi sono stati investiti decine di miliardi nell’eVtol“.

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Ma, secondo l’anonimo esperto, ad oggi “nessuna azienda eVtol ha dimostrato una singola missione che soddisfacesse un profilo previsto ‘normale’ per autonomia, velocità e carico utile. Non uno“. E prosegue: “Tutto ciò che abbiamo visto è che i comuni droni elettrici sono stati potenziati. Diventano più grandi. Ma quando viene aggiunto il carico utile, l’intera proposta di eVtol fallisce. Catastroficamente. Questo è il motivo per cui non esistono droni bombardieri o droni da caccia. Con l’aumento del carico utile, la necessità di peso della batteria cresce sempre di più, motivo per cui i droni elettrici che dominano i campi di battaglia ucraini sono piccoli“.

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Il (possibile) collasso del settore e il paragone con le auto elettriche

Anche senza portanza verticale (utilizzando un aereo che necessita di una pista), le auto elettriche sono più veloci rispetto agli aerei elettrici […]. Decollare in modo convenzionale è molto più semplice (e più efficiente dal punto di vista energetico) che farlo in verticale“. Inoltre l’anonimo esperto cita un articolo del WSJ di Holman Jenkins che a sua volta riporta l'”insegnamento” del “defunto evoluzionista John Tooby, morto a novembre, sugli ‘istinti di coalizione’. La sua intuizione più importante fu che “le idee ‘stupide’ o ‘strane’ sono in realtà più potenti nel mobilitare la solidarietà di coalizione rispetto a quelle vere, perché quelle vere possono essere riconosciute da qualsiasi persona razionale“. E quindi prosegue come il mondo eVtol sia “un collettivo di coalizione […]. Tutti danno per scontato che il settore degli eVtol debba funzionare, perché anche tutti gli altri sembrano pensarla così“.

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Il (possibile) collasso del settore, spiegato dagli economics

Pur sottolineando che l’aviazione elettrica stia arrivando, in questo articolo si legge come “il costo (prezzo) di acquisizione del veicolo sarà probabilmente alle stelle[…]. Archer ha appena pubblicato le informazioni sugli ordini in una lettera agli azionisti. Fate i conti: mostra che il loro Midnight ha un prezzo di 5 milioni di dollari a unità. Questo è molto al di sopra del prezzo di 1,2 milioni di dollari suggerito nel white paper di Uber (ve lo ricordate?), che prevedeva anche un costo per miglio posto passeggero di 2,97 dollari sulla base di un utilizzo annuo di 2.080 ore di volo. Penso che un aggiornamento che utilizzi questi ultimi dati sui prezzi dovrebbe proiettare un costo per miglio posto passeggero a due cifre, diciamo $ 10 o più. Ciò si traduce in un prezzo del biglietto di oltre 266 dollari per un tipico viaggio intraurbano di 20 miglia, assumendo un carico medio di 3 persone su un quattro posti come il Midnight“. Quindi scrive lapidario come questo servizio “si tradurrà in un servizio premium per benestanti e manager aziendali. Questo è ben lontano dalla democratizzazione della mobilità aerea che ci è stata venduta“. 

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Il confronto con gli elicotteri

Come facemmo anche noi secondo i dati tecnici in possesso dagli esperti, pure l’anonimo esperto ha messo a confronto gli Uam con gli esistenti elicotteri: “Volocopter ha annunciato che trasporterà gli atleti alle Olimpiadi la prossima estate, nonostante abbia finora dimostrato solo un volo con equipaggio di quattro minuti a 18 miglia. Il suo eVtol ha un peso massimo al decollo di 1.984 libbre, un carico utile massimo di 440 libbre, un’autonomia di 19 miglia […] e una velocità di crociera di 62 mp/h. Ecco un semplice confronto con un prodotto esistente, un elicottero Robinson R44 Cadet: peso a vuoto 1437 libbre, peso massimo al decollo, 2200 libbre, carico utile 586 libbre. con una velocità di crociera di 123 mp/h per una autonomi di 300 miglia”. Ovvero: “l’elicottero ha lo stesso peso a vuoto ma trasporta 150 libbre in più, vola due volte più veloce e oltre 15 volte più lontano[…]. E costa anche meno, circa 500 mila dollari”. Ricordando che: “il confronto di cui sopra utilizza le specifiche promesse del Volocopter, che non sono ancora state dimostrate”.

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Previsioni catastrofiche…ma

Infine chiude con un disarmante: “Tutto crollerà, sia che svanisca lentamente come tante altre innovazioni tecnologiche fallite che, alla fine, non hanno mai funzionato, come Blockchain, Metaverse e le celle a combustibile (?), o che finisca con il botto, come è successo per i camion elettrici della Nikola Electric (anche se ora sono pienamente sul mercato, ndr) “.

Secondo lui il futuro sarà ibrido – è forse lo stesso che si dice per quanto riguarda il mondo automotive? -, con “velivoli in cui il cherosene alimenta un generatore ben integrato, che a sua volta fa volare elettricamente l’aereo“. Il che potrebbe avere dei “vincitori” come la Lockheed Martin che, con il programma HEX, “sta studiando tre velivoli ad ala rotante ibridi e autonomi. Uno è un elicottero convenzionale, mentre il secondo è un quadricottero con gondole di propulsione inclinabili. Ma il pezzo forte è un design ad ala inclinata che consente decolli e atterraggi verticali, nonché la capacità di passare al volo orizzontale alato per maggiore velocità e portata”.

Dopo aver letto tutto avete chiamato il vostro gestore per disfarvi delle azioni che, grazie all’entusiasmo generale, avete comprato nel passato? Se lavorate una compagnia aerea avete cancellato i vostri ordini già fatti? Vi siete fatti una risata o… insomma diteci consa ne pensate. Scrivetemi qui o commentate il post di questo articolo su LinkedIn. Noi continuiamo a crederci (magari proprio in modalità ibrida…). Ma…con diversi ma.

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